Il nuovo rincaro della tassa sui rifiuti è frutto della mancanza di impianti e della decisione di portare la spazzatura napoletana (e della provincia) in giro per l’Italia. Intanto ieri mattina i funzionari dell’Ufficio Antifrode della Dogana di Napoli1 hanno sequestrato quasi diecimila chilogrammi di rifiuti destinati al Ghana.
Ancora stangate in arrivo per i napoletani che vedranno crescere, nella stragrande maggioranza dei casi, ancor di più i prezzi per i beni di consumo e per i servizi di ogni genere o tipo. Non si tratta solo di generi primari come quelli alimentari o di evidente necessità, l’inflazione sarà complessiva e a farne le spese (per modo di dire!) saranno ancora una volta le (sempre più) povere tasche dei cittadini. Il settore fiscale – quello delle tasse tout court – vero cruccio capitale del nuovo Esecutivo “Montiano” (che pretende tra l’altro i sacrifici quasi esclusivamente dalla classe media italiana per il superamento dello stato di emergenza economico – finanziario) non starà certamente a guardare e non solo si sta per così dire allineando agli
aumenti generali, ma promette addirittura di balzare in testa alla particolare classifica dei costi elevati che i cittadini saranno costretti a sborsare a partire dai prossimi mesi. L’Ici in primis, ma la Tarsu segue a braccio. Infatti gli alti costi per i viaggi dei rifiuti fuori regione faranno schizzare la tassa sui rifiuti solido – urbani in alto, senza freni in Campania e soprattutto a Napoli. La Provincia di Napoli ha, infatti, provveduto al bel regalo iscrivendo a bilancio tutti i ricavi che dovrebbero poi arrivare dalla tariffa di smaltimento che è stata ricalcolata sulla base delle spese affrontate fino ad oggi e la cifra che si delinea è lievitata d’un colpo da 119 a 140 euro a tonnellata, mentre inizialmente era di 112 euro. I Comuni, dunque, saranno costretti a
pagare ben 28 euro in più per ogni tonnellata di spazzatura da “consegnare” agli stir o alle discariche che tra l’altro rimangono sempre più sature e in via di esaurimento definitivo. Il solo Comune di Napoli, stando alle nuove direttive della Provincia, si ritroverà a spendere 28 mila euro in più al giorno, costi assolutamente onerosi che porterebbero in ogni caso a rasentare il collasso dell’intero sistema. Nell’intera provincia di Napoli, invece, si spenderanno 84 mila euro in più al giorno, che moltiplicato per 365 giorni fanno 30 milioni in più all’anno.
Intanto qualcuno ha pensato bene, viste le nuove stangate ormai imminenti, di “farsi giustizia da sé” provvedendo in modo illegale allo smaltimento di rifiuti di ogni genere e tipo: i funzionari dell’Ufficio Antifrode della Dogana di Napoli1 hanno sequestrato ieri mattina ben 9840 kg di rifiuti destinati in Ghana, costituiti da: parti di ciclomotori, motocicli e auto non dichiarate. La scoperta degli organi di controllo hanno in questo modo evitato l’ennesimo episodio di smaltimento illegale dei rifiuti, a basso costo, in Paesi in via di sviluppo. Per violazione della normativa ambientale si è proceduto al sequestro penale del contenitore e la magistratura sta indagando adesso sulle responsabilità facendo luce sull’accaduto. Purtroppo anche quello della spazzatura continua a rimanere un business privilegiato per la criminalità.