I Principi Carlo e Camilla di Borbone hanno festeggiato a Napoli il loro ventesimo anniversario di matrimonio e i 25 anni del Movimento Neoborbonico.
Il Principe Carlo di Borbone, Capo della Casa Reale Borbone Due Sicilie, con la moglie Camilla e le figlie Maria Carolina e Maria Chiara, con la Principessa Beatrice, hanno condiviso parte di questi festeggiamenti con parenti, amici e rappresentanti del Movimento presso l’ “Archivio Storico”, locale napoletano che omaggia la cultura borbonica in ogni suo angolo: le sale principali sono dedicate ai Re Borbone delle Due Sicilie Carlo, Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II (con le rispettive Regine) ed all’ultimo pretendente al trono, l’erede legittimo, Sua Altezza Reale il Principe Carlo di Borbone, Duca di Castro e Gran Maestro di tutti gli Ordini Dinastici. Così sabato 3 novembre tra un brindisi, una chiacchiera e qualche foto, i Principi – che hanno particolarmente appezzato il progetto ristorativo di Luca Iannuzzi, che oltre ad essere il patron del’Archivio Storico è anche Cavaliere di Merito del Sacro Militare ordine costantiniano di San Giorgio – hanno degustato e apprezzato anche alcuni piatti proposti nel menù del ristorante. Da più di un anno, infatti, il locale divulga un patrimonio culinario che Luca Iannuzzi ha riscoperto indagando nei testi dell’epoca e riproposto con l’ausilio di professionisti del gusto del calibro di Pasquale Palamaro, chef stellato che ha firmato il nuovo menù “borbonico” dell’Archivio.
Domenica 4 novembre le Loro Altezze Reali si sono recate presso la Chiesa di San Ferdinando per visitare il “presepe degli artisti” in cui è stata collocata una nuova statuina raffigurante l’ultimo re Napoli, Francesco II di Borbone. La famiglia reale ha poi preso parte alla Santa Messa per la festività di San Carlo, festa onomastica del Principe e della figlia, Principessa ereditaria, presso la Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a cura della delegazione campana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Questa cerimonia è significativamente legata alla storia di Napoli ed è l’emblema del profondo rapporto tra le tradizioni religiose, il popolo napoletano e la dinastia che fece grandi la Città e il Sud. La festa onomastica del Re e dei suoi familiari era celebrata con devozione autentica, affetto e partecipazione così come l’allestimento del presepe era un rito che dai Borbone in poi diventò una grande e diffusa tradizione artistica e culturale ancora oggi vivissima.
Ph. Paola Tufo