Sport e sociale uniti per una missione comune: il Progetto Tutoring, giunto alla sua V edizione, si è chiuso domenica prima del match contro il Chievo sul campo del San Paolo, che ha ospitato sugli spalti i ben 2300 ragazzi inclusi nel progetto. Si tratta di un’iniziativa pedagogico-formativa, che impiega appunto gli oltre duemila ragazzi nel Torneo Diocesiano, organizzato dalla Fondazione Fare Chiesa e Città di Napoli e dalla società sportiva calcio Napoli, volto a fare dello sport uno strumento di aggregazione e condivisione, in particolare per i ragazzi più svantaggiati e i soggetti socialmente più deboli.
Domenica prima del match contro il Chievo, il Cardinale Crescenzio Sepe ha premiato i capitani delle squadre vincitrici dell Torneo, chiudendo così la quinta edizione. Accompagnato dal Mario Rui, che ha a sua volta consegnato al Cardinale una maglia personalizzata del club azzurro.
In un’epoca dove fanno notizia le baby gang, Napoli mostra l’altra sua faccia, tendendo una mano a coloro che, diversamente, sarebbero probabilmente portati a subire quegli insanabili gap tra ceti sociali. Ed è da esempi di progetti come questo che si dovrebbe prendere spunto per formare quelli che saranno gli adulti di domani, compresi quelli che non hanno la possibilità di pagare la retta di una scuola di calcio.
Un plauso va proprio alla Diocesi e alla presidenza della ssc Napoli, che insieme hanno messo in piedi questo progetto, divenuto oramai un grande riferimento per tanti ragazzi.