E’ inutile che ci nascondiamo o facciamo finta di nulla, oggi è appena mercoledì ma con la testa siamo già proiettati alla sfida di domenica sera. A lavoro cerchiamo di non parlarne e di evitare il discorso, come se quella partita non ci interessasse più di tanto, ma sappiamo bene che non è affatto così. Sappiamo – soprattutto dopo lo scippo subito all’andata – che nella battaglia di Torino per noi conta un solo risultato che non può prescindere dai tre punti da aggiungere in classifica per continuare la scalata al terzo posto.
E’ vero, la champions è stata importante – importantissima – per la crescita della squadra, per il prestigio della città (che finalmente si è riaffacciata alle magiche sfide con i colossi europei del pallone) e soprattutto per i tifosi azzurri assetati di vittorie, senza dimenticare che sia le partite al San Paolo o quelle in trasferta hanno trasmesso un’adrenalina speciale e indescrivibile ad un ambiente intero. Tutto indiscutibile, nulla da obiettare. Ed’è altrettanto palese che a tutti noi tifosi napoletani brucia ancora dentro quella maledetta sconfitta di Londra (attesa da anni con snervante logorio mentale) non perchè sia stato tanto assurdo uscire col Chelsea, ma semplicemente perchè è stata dura digerire il come di quella sconfitta per il suo perfido trailer che ci ha tenuti in bilico fino all’ultimo respiro dei supplementari facendo poi maturare alla fine l’eliminazione e aumentare la cocente delusione. E’ stato un pugno allo stomaco che ancora non siamo riusciti ad assorbire e che solo una nuova qualificazione alla coppa con le orecchie potrebbe far dimenticare.
Ma domenica si va a Torino sponda bianconera per una battaglia che si preannuncia dal sapore epico, un gustoso antipasto in vista della finale di coppa Italia del venti maggio all’Olimpico. Ma prima di allora bisognerà mettere le cose a posto, perchè per noi quella coppa è diventata un’ossessione e non giocarla l’anno prossimo sarebbe una sciagura. E sulla strada di avvicinamento al terzo posto ritroviamo l’odiata vecchia signora ma continuiamo a far finta di nulla. Al San Paolo (in campionato) quello con la Juventus è l’evento che catalizza maggior passione e voglia di vincere, ma anche in trasferta piemontese la voglia di battere il nemico storico non ha prezzo. E proprio adesso che la strada del campionato sta velocemente prendendo il suo corso naturale avvicinandosi all’ultima curva in vista del traguardo ci accorgiamo che non si può davvero fallire. Dopo la battaglia (sportivamente parlando) di Torino mancheranno altre otto finali ma è sin troppo palese che a partire da domenica sera il popolo azzurro auspica una vittoria prestigiosa ed ubriacante di gioia. Per togliere al nemico quello zero nella casella delle sconfitte, per l’antipatia del loro condottiero, per quei colori che non riusciamo davvero a sopportare ma soprattutto per quei tanti napoletani tifosi della Juventus che dopo anni bui di “catacombismo attivo” stanno da questa stagione di nuovo ricacciando la testa fuori dalle caverne.
Noi non li sopportiamo perchè siamo di Napoli e fieri di tifare per la nostra squadra e per i nostri colori, perchè è davvero strano (per non dire innaturale rischiando poi di venire etichettato come provinciale, anche se alla fine noi rimaniamo provinciali ma intanto non abbiamo ancora avuto tracce di un solo milanese o torinese tifoso del Napoli!) sentir quell’accento e poi vederlo abbinato a quei tristi colori. Anche per questo motivo domenica non sarà una partita come tutte le altre, domenica nella nostra testa ci sarà un solo imperativo: batterli, umiliarli a casa loro, come successe due anni fa con quel rocambolesco 2-3 in rimonta e come anche l’anno scorso accadde quando andammo a giocare la sfida con le seconde linee per rendere più equilibrata la partita. Oggi sappiamo che la squadra ha le qualità giuste per stanarli ed asfaltarli a casa propria e il tridente delle meraviglie sembra pronto a stupire ancora.
Ancora poche ore e saremo a giovedì, sarà passata anche la seconda giornata dei quarti di champions e appariremo ancora sereni e tranquilli, ma dentro continueremo a contare le ore che ci separeranno dalla Partita. Ma questo noi lo sapevamo già, in fondo la rivincita la stavamo aspettando sin da quel balordo 3-3 dell’andata. Una vittoria per ribadire che noi siamo a colori e loro – da sempre e per sempre – a sguazzare nella tristezza del bianco e nero! Avanti Napoli!