Remare, nella stessa direzione, a volte contro vento, ma con lo stesso obbiettivo: lottare,”REMARE” appunto, contro l’invasione della plastica sui nostri fondali. Il progetto, finanziato dalla Regione Campania con fondi europei e patrocinato dal Ministero delle politiche agricole e forestali, vedrà collaborare cinque associazioni della categoria pesca e gli operatori delle cinque aree marine protette coinvolte. L’area su cui si opererà è di circa 50mila ettari marini, comprendendo tra le altre il Cilento, la penisola Sorrentina ed Ischia.
È la prima iniziativa italiana volta ad attuare, non solo a sensibilizzare, iniziative per la raccolta della plastica in mare. L’australiano e giovanissimo Boyan Slat iniziò circa sei anni fa con il suo ambizioso progetto di raccogliere plastica dagli oceani, sfruttando proprio le correnti degli stessi.
Pochi giorni fa invece, due virtuose ragazzine di poco più di 12 anni raccoglievano rifiuti dalla spiaggia dove erano in vacanza con i genitori. Assolutamente encomiabile l’impegno delle nuove generazioni, in termini pratici e di crescita di un reale senso di civiltà che può(e deve) contagiare dalla generazione più piccola a quella più anziana.