A partire dal 14 novembre il Petit Palais di Parigi, insieme con il Museo di Capodimonte di Napoli propone al pubblico una mostra interamente dedicata all’artista napoletano Luca Giordano (1634-1705). Si tratta di un evento unico nel suo genere e non soltanto per una mostra che ‘porta’ a Parigi gran parte delle opere di Luca Giordano, ma per l’unicità con cui l’allestimento mette alla luce novanta opere, tavole monumentali e disegni, in una retrospettiva mai di tale portata, che consacra il legame tra Parigi e Napoli, nonché la forte collaborazione tra il Museo di Capodimonte e il Petit Palais.
Il trionfo della pittura napoletana, con la curatela scientifica di Stefano Causa, storico dell’arte e docente presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e Patrizia Piscitello, curatrice per il Museo di Capodimonte, accanto a quella dei due direttori Leribault e Bellenger, raccoglie una serie di opere dell’artista grazie a prestiti eccezionali del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, delle principali chiese della città partenopea e di numerose istituzioni europee fra le quali il Museo del Prado.
L’eccezionale virtuosità di Luca Giordano, presentato in anteprima nella premiére francese del 12 novembre al Petit Palais, è messa in luce da un percorso espositivo che colloca le opere di Luca Giordano a confronto con le tele più importanti di altri pittori del secolo, attraverso un asse, un percorso cronologico che dimostra come Giordano abbia saputo sfruttare al meglio le diverse correnti stilistiche dell’epoca per arrivare alle forme di pittura che ne hanno sedotto il secolo.
Contrasti e combinazioni similari, dalla Crocifissione di San Pietro al Martirio di San Sebastiano (Giordano e Preti), il terribile Apollo e Marsia (Giordano e Ribera) o l’eredità sensuale assimilata da Tiziano ne l’Arianna abbandonata o Diana e Endimione.
La mostra resterà aperta al pubblico sino al 23 febbraio 2020. www.petitpalais.paris.fr
Daniela Cardone