Dal gusto agrodolce e dalla semplice preparazione, le zucchine alla scapece sono un piatto tipico napoletano. Protagoniste del menù di nozze di Don Carluccio ne il turco napoletano, interpretato da Enzo Turco che nel menzionare i piatti graditi al suo matrimonio, cita i famosi “cucuzzielli alla scapece” così chiamati in gergo partenopeo. Le zucchine fritte e poi condite sono un valido accompagnamento a piatti di mare e di terra.
Ma a cosa devono questo nome così bizzarro? Pare che non vi sia un’unica spiegazione: c’è che chi associa la provenienza alla dominazione spagnola sostenendo che la parola scapece provenga da escabeche, ossia inzuppare poiché le zucchine dopo essere fritte vengono immerse in un condimento di aceto di vino, olio, aglio e menta.
Dall’altra parte vi è una spiegazione più storica: questa pietanza deriverebbe dal cuoco Marco Gavio Apicio che abitava le cucine dell’antica Roma. Da ex Apicio, ossia da parte di Apicio. Il misterioso autore del libro di cucina De re coquinaria, avrebbe creato queste piccole bontà fritte e succulente poiché amante della buona cucina e dei banchetti.
Se avete un filoncino di pane pronto e delle zucchine in frigo non vi resta che tagliarle a rondelle, friggerle in olio abbondante e asciugarle. Infine condirle con un’emulsione di olio evo, aceto di vino, aglio, menta, sale e pepe. Una golosità napoletana tutta di stagione da gustare sia al momento che l’indomani!
Valentina Fruttauro