Il museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) e il museo delle arti contemporanee di Napoli (MADRE) hanno promosso un progetto culturale che collega l’archeologia all’arte contemporanea realizzando un protocollo d’intesa triennale per il 2021.
Entrambi i musei, collocati a poco più di un chilometro l’uno dall’altro, l’archeologico all’uscita della metropolitana Museo e il Madre a Via Settembrini, visibili entrambi all’interno di enormi palazzi storici, vogliono creare qualcosa di nuovo per rivitalizzare e promuovere l’arte a livello nazionale e non solo.
L’intento è quello di creare sequenze in loop sui portoni d’ingresso di entrambi gli edifici di immagini che rappresentano l’archeologia classica (come il Toro Farnese presente al MANN) e le opere di artisti contemporanei come Mimmo Palladino (capostipite del Madre). Solo così si creerà qualcosa di infinitamente originale e si aprirà la nuova stagione artistica partenopea dei musei.
L’archeologia classica greco-romana incontra le più disparate forme della contemporaneità e cerca di coniugare punti di vista, pensieri, visioni e segni spesso latenti e nascosti.
Viene fuori un rapporto incredibile tra classicismo ed innovazione, passato, presente e futuro.
Il protocollo d’intesa triennale, valutato proprio in questi ultimi giorni, ha deciso di puntare non solo al mondo accademico ma anche alla solidarietà sociale. I musei infatti intendono proporre progetti, workshop per i ragazzi under 35 delle parti del Centro storico di Napoli, creare avvicinamento dei giovani all’arte con disegno, lezioni, riproduzioni audiovisive. Anche la scuola estiva e gli eventi rientrano tra i futuri impegni e soprattutto ci saranno premi e borse di studio dedicati a insegnanti, studenti, giovani artisti, tutto per promuovere e favorire l’estro creativo e lo studio delle arti, la valorizzazione dell’archeologia e del bello. Sicuramente quest’idea di innovazione e coinvolgimento sociale, culturale e puramente artistico avrà il suo fascino e il suo impatto forte e costante su molte persone, soprattutto sui giovani che in questo modo cresceranno e si avvicineranno sempre più alla bellezza delle opere d’arte e dei musei della nostra bellissima città.
Teresa Beracci