Nella gara di Coppa Italia contro lo Spezia, il Napoli mostra le due facce della medaglia. Nel primo tempo gli azzurri sono cinici ed aggressivi. Nei secondi quarantacinque minuti, invece, provano a gestire e subiscono due gol.
Gattuso parte col modulo del 4-3-3. C’è Demme regista basso con Zielinski ed Elmas mezzali. In attacco torna Lozano falso nove, così come nella 16° di Serie A contro gli spezzini.
Tanto equilibrio al centro del campo, ma soprattutto tanta cattiveria. 45 minuti intensi, feroci, in cui gli azzurri pressano e aggrediscono gli avversari per tenere il controllo del gioco. Il modulo e l’alta tensione hanno funzionato. In 30’ il Napoli è sopra di 4 gol. Tanto cinismo, poiché le quattro reti arrivano con 6 tiri in porta.
All’inizio del secondo tempo, Lozano fa spazio a Mertens. Il belga non è in forma e non aiuta gli azzurri nelle manovre d’attacco. La gestione della gara, nei primi minuti, è comunque ottima. Al 69esimo, poi, Gattuso decide di tornare al 4-2-3-1, inserendo Lobotka e Osimhen per Zielinski ed Elmas. In pochi minuti, gli azzurri subiscono il primo gol. Il Napoli è confuso, come sempre accade quando subisce, e incassa la seconda rete. Non vi è più l’equilibrio dei tre di centrocampo.
Brutto secondo tempo. Gennaro Gattuso sceglie una tattica attendista per difendere il risultato, sbagliando. Lo Spezia non si arrende e battaglia come fosse sotto di un solo gol.
I calciatori azzurri
Nel primo tempo bene tutti. In grande spolvero Elmas che, dopo uno stop errato ad inizio gara, mostra dinamismo al centro del campo, proponendosi spesso in attacco e trovando anche il gol. Bene Zielinski. Demme è imprescindibile.
Nel secondo tempo Hysaj soffre le incursioni di Acampora e Bastoni. Koulibaly è distratto. Mertens e Osimhen hanno bisogno di minuti nelle gambe. Il belga esce all’88 per un dolore alla caviglia che lo ha tenuto ai box per diverse settimane. La prestazione di Osimhen, seppur di pochi minuti, è insufficiente. Il nigeriano ha anche la possibilità, in contropiede, di servire Lobotka solo in attacco, invece perde la palla ingenuamente.
Quello di stasera è il resoconto del Napoli di quest’anno. Tanta qualità ma in crisi alle prime difficoltà. La panchina di Gattuso è salva. Bisogna tornare al 4-3-3.
Salvatore Esposito