Lavezzi si ritira
Il 34enne attaccante argentino, al termine della gara che ha visto il suo Hebei Fortune sconfitto per 3-1 contro il Guangzhou Evergrande, ha annunciato l’addio al calcio. “Questa partita la ricorderò per sempre perchè è l’ultima della mia carriera – ha annunciato nel post-gara il Pocho, autore anche dell’unico gol dei suoi – Voglio godermi i miei figli, la mia famiglia. E’ il momento giusto per prendere questa decisione”, ha aggiunto Lavezzi, pur lasciando uno spiraglio aperto: “Diciamo che è quasi sicuro al 100%” .
Lavezzi si ritira
Ezequiel Lavezzi, 3 Maggio 1985 Villa Gobernador Gàlvez nasceva un bimbo che mai avrebbe potuto immaginare la vita cosa gli riservava. Nel 1997 alla tenera età di 12 anni Ezequiel ha esordito con una squadra locale Cornell Aguire, per poi iniziare la sua carriera da professionista con le giovanili del Boca Juniors ed Estudiantes. Arriva finalmente il momento della prima squadra, forse nessuno sa che Lavezzi fu acquistato dal Genoa per 1 milione di euro dall’Estudiantes, poi girato in prestito per ben tre volte al San Lorenzo.
Anno 2007
Correva invece l’anno 2007, il DS Pierpaolo Marino ci vede lungo e porta a Napoli un giovane che si presenta in conferenza con una giacca molto più grande, capelli lunghi gelatinati e sguardo da giovane spaesato. Signori è nato il Pocho, Napoli ha un nuovo argentino nel cuore, un nuovo scugnizzo, un ragazzo da crescere e coccolare.
Ora vi state chiedendo perché viene battezzato Pocho, vi accontento subito.
«Mi chiamano El Pocho, ma non significa fulmine: è un vezzeggiativo affettuoso, adoperato da molti argentini. Mi piace come soprannome, quindi non chiamatemi El Loco»
(da un’intervista a il Mattino del 9 settembre 2007[3])
Successivamente ha svelato la vera origine del soprannome:
«Quando ero bambino avevo un cane che si chiamava Pocholo. Quando se ne andò, mio fratello ed il suo migliore amico cominciarono a chiamarmi con quel nome perché rompevo le scatole proprio come lui. Da quel momento la gente della mia città, Villa Gobernador Gálvez, cominciò a chiamarmi Pocholo, finché in Nazionale Under-20 incontrai un vecchio compagno della mia stessa città che, conoscendo il mio soprannome, cominciò a chiamarmi Pocholo davanti a tutti i compagni. I ragazzi dello spogliatoio abbreviarono Pocholo in Pocho e da quel momento questo è il mio nome, il mio marchio.»
Lavezzi si ritira
Caro Pocho bando alle ciance, ci hai fatto emozionare, piangere e godere. Mai dimenticherò quel gol in rimonta al Cagliari.
Quel gol da terra al Milan.
Il Napoli ti dedicò questo video che ho ritrovato per il compleanno, ma non si può smettere di guardare.
Quella coppia Lavezzi – Sosa, lo sfortunato Quagliarella, El tanque Denis e per finire il Matador Cavani. Quanti ne hai affiancati carissimo Pocho. A Cagliari hai difeso la maglia azzurra proprio come si fa con la propria famiglia, ah quel famoso 3 a 3!!!
Napoli e i Napoletani ti sono rimasti nel cuore proprio come tu a noi. Ultima la foto con i calzoncini azzurri. Non riesci a dimenticare anche tu quei momenti, caro Pocho? Ti auguro il meglio anche da futuro allenatore, dirigente o qualunque altra cosa vorrai fare in questa nuova vita lavorativa. Napoli per te è sempre disponibile, una pizza, una mozzarella o un bel babbà te lo riserviamo volentieri.
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Diego Marino