“E nun mme può dà tutta ‘nata storia”, cantava un altro grandissimo artista napoletano scomparso anche lui troppo presto, amico del nostro Massimo, ovvero Pino Daniele. Ed è proprio come dice una delle sue canzoni più famose, Troisi era davvero tutta un’altra storia rispetto a tanti attori che se pur bravi, non avranno mai quello che lui ha sempre avuto e con la quale si è sempre contraddistinto: l’ironica intelligente.
Aveva solo 41 anni quando è volato in cielo dopo 12 ore dalla fine delle riprese, nel 1994 del suo ultimo film “Il Postino”. Il cuore l’ha tradito troppo presto, lasciando a noi tutti l’amaro in bocca per la perdita di un artista che è stato ed è tra i migliori della nostra Napoli.
La sua meravigliosa capacità di non prendersi mai troppo sul serio nelle interpretazioni e nella vita reale ha reso Troisi un attore in grado di entrare nelle case di tutti, attraverso i suoi film e le sue commedie. I suoi racconti, che si avvicinano così tanto alla storia dell’uomo medio, sono stati e continuano ancora ad oggi ad essere un modo per riunire tutta la famiglia sul divano all’insegna di grosse risate.
Il 19 Febbraio è il suo compleanno, un giorno di festa che si continua nonostante tutto a festeggiare anche solo attraverso un post di una sua frase piena d’amore. Le commemorazioni in suo onore non sono mai mancate: qualche anno fa, la sua città natale, ovvero San Giorgio a Cremano per il giorno del suo 64esimo compleanno l’aveva festeggiato con un murales a lui dedicato dallo street artist Jorit sulla facciata del Palaveliero cittadino.
Come sarebbe stato oggi il nostro Massimo e quanto avrebbe arricchito le nostre vite con tantissime commedie divertenti, purtroppo è una domanda alla quale non possiamo ricevere risposte, è andato via troppo presto, quando ancora erano tantissime le cose che doveva mostrarci.
Nel cuore di tutti, napoletani e non solo, oggi è ad ogni modo un giorno di festa, pieno d’amore, a cui lui dedicava sempre molte frasi, tra le più belle questa: “L’amore è tutto quello che sta prima e quello e che sta dopo. Magari bisognerebbe tenere più in considerazione il durante.”
Marianna Amendola