Napoli 21 Febbraio 2021 – Stamane presso il “parco giallo”, nei pressi della fermata della Cumana di Bagnoli si è tenuto l’evento Scagnammoce’a semmenta, giornata di libera circolazione delle sementi, un’occasione per incontrarsi e scambiare semi per il proprio orto, aiuola o anche solo per i vasi sul balcone o davanzale.
Ogni partecipante ha suddiviso i semi in piccole quantità a casa e li ha racchiusi in barattoli, in pezzetti di carta o in svariati contenitori su cui c’era scritto il nome della pianta, la varietà e altre informazioni rilevanti. Si poteva scambiare il seme con un altro, oppure più semi con uno solo, anche solo offrirli oppure solo prenderli per chi stava iniziando un orto. La voglia di condivisione è alla base di questa iniziativa organizzata dall’associazione Corto Circuito Flegreo, promotrice di servizi per lo sviluppo del distretto di economia solidale nell’area flegrea, con la partecipazione dell’associazione Terra Masta che si occupa di permacultura, rigenerazione ambientale e rete di sane relazioni sul territorio campano e il Rivo.
L’evento ha una rilevanza molto importante perchè si dà la possibilità alle persone di far circolare i semi in maniera libera dal vincolo decisionale delle lobbies sementiere. Le ditte sementiere che brevettano i semi condizionano le coltivazioni dei contadini che sono obbligati ad acquistare i semi dalle ditte e non hanno più l’autonomia di poter coltivare e selezionare le sementi in base alle proprie necessità.
Francesco, uno dei contadini organizzatori dell’evento afferma che “quest’evento è un azione di disobbedienza civile rispetto all’industria sementiera che vuole vendere e decidere cosa devono coltivare i contadini. Noi contadini abbiamo cambiato paradigma e decidiamo autonomamente cosa coltivare, perché conosciamo bene le esigenze dei territori e siamo gli unici che possiamo fare una selezione libera, condivisa e partecipata delle varietà, in netto contrasto con gli interessi delle ditte. Quest’evento è importante anche perché tutela la biodiversità sia antica che nuova. Negli anni precedenti hanno potuto partecipare diverse associazioni provenienti da altre regioni d’Italia ma per via della Covid, quest’anno, l’evento si è ristretto alle associazioni e cittadini del territorio napoletano“.
L’evento è in linea con ciò che porta avanti il movimento internazionale Seed Freedom che si batte per portare all’attenzione dei cittadini il ruolo cruciale delle sementi nella battaglia per difendere la sovranità e la sicurezza alimentare e per contribuire alla salvaguardia e allo scambio dei semi in risposta al crescente dirottamento degli stessi da parte delle aziende.