A Napoli a quanto pare non ci si tuffa solo dalle spiagge di Posillipo, ma senza paura ci si lancia a viso aperto, anche nel mondo musicale. Ci si immerge così, senza paura di affondare in un abisso troppo ampio e oscuro da cui è difficile risalire ma anche semplicemente rimanere a galla. Lo sa bene ‘’Emanuele Errichiello’’, alias ‘’NVMA’’ l’ha accettata. Il giovane napoletano, classe 2000, lancia il suo inedito ‘’Niente’’. Il brano è uscito in tutti i digital stores l’8 Marzo 2021. Proprio in uno dei giorni più tristi per il popolo partenopeo, il ritorno nella tanto temuta zona rossa. Ma è soprattutto il giorno della celebrazione della figura femminile, che è dai primordi dell’umanità, artefice della gioia e molte volte della disperazione dell’uomo. Da questa intenso dolore introspettivo, da questa bramosia d’amore, il più delle volte nascono, grandi capolavori artistico-culturali. Nvma in qualche modo tenta, di esternare con ‘’Niente’’, che è completamente curato dalla sua persona, nel beat, nel testo, negli arrangiamenti, nel beat&master, quel senso ‘’odio-amore’’ che si prova solo dopo una forte delusione, da parte di chi si ama veramente. Quel tira e molla continuo che logora l’animo e la mente di chi non è abbastanza superficiale per andare avanti come se nulla fosse. Ormai il rapporto è eroso, litigio dopo litigio. Ormai non si è più nulla, non solo come coppia, ma come individui. L’orgoglio prevale sull’amore e non si può più tornare indietro, l’artista vuole dare coraggio a tutti i suoi ascoltatori, la forza di andare avanti, che va oltre le difficoltà, non solo di un rapporto, ma della vita stessa. Con un sound non comune e con una voce profonda, ‘’Nvma’’ porta il fruitore della sua composizione, nell’abisso della sua psiche, dove se ne può risalire solo diversi, più consapevoli delle proprie forze. Il pop napoletano di ‘’Nvma’’ si avvicina molto al mondo rap, senza in questo brano, valicarne i confini accomuna e fa immedesimare tutti i giovani napoletani, dai ragazzi del Vomero a quelli di periferia, ricordando che l’odio ma ancora di più l’amore non conosce distinzione di appartenenza o classe sociale.
Giuseppe Mugnano