Nell’anno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, si celebra la seconda edizione del Dantedì: giornata dedicata alla memoria di Dante, istituita nel 2020. La data preposta è il 25 marzo, scelta non casuale in quanto gli studiosi vi collocano l’inizio del suo viaggio nella Divina Commedia.
Iniziative Campane:
A Benevento, l’Archeoclub propone un webinair intitolato “Dieci capolavori per Dante”, trasmesso in diretta. Sempre nella provincia Sannita, prende vita un insieme di eventi sotto il nome di “Benevento con Dante, un cartellone che ha come prima data quella odierna e si protrae fino a Novembre. “Passeggiando con Dante”, la prima iniziativa, consiste in una interessante declamazione, fruibile online, del primo canto dell’Inferno. Una lettura singolare che avviene in diverse lingue e dialetti. Sulle pagine social della Reggia di Caserta, è disponibile, tramite video, un viaggio attraverso le diverse e preziose edizioni della Divina Commedia che ricoprono decenni di pubblicazioni.
Tra Napoli e provincia, diversi eventi sono stati presentati e tra i soggetti che si sono mossi in proposito troviamo il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con una trasmissione in diretta dal Tempio di Apollo; Il Palazzo Reale di Napoli, con una video-descrizione della tela ottocentesca di Tommaso De Vivo, nella quale è rappresentato un episodio del quarto canto dell’Inferno; e il MANN. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è distinto a livello nazionale presentando un’anteprima digitale di alcune opere che a settembre daranno vita alla mostra “Divina Archeologia”.
Melania Panico : Un viaggio nella Vita Nova di Dante
È proprio da una scrittrice partenopea che nasce un lavoro che ha per protagonista una delle maggiori opere dantesche. “Dove inizia l’amore. Un viaggio nella <<Vita Nova>> di Dante” è l’ultima pubblicazione di Melania Panico, poetessa, filologa e critico letterario. La data di uscita non è stata casuale, venendo a coincidere con l’anno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta e collocandosi in prossimità del Dantedì. La scrittrice pochi giorni fa è intervenuta ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia sottolineando la contemporaneità dell’opera dantesca. Nel caso specifico del suo ultimo lavoro, esso nasce come saggio critico de la Vita Nova, ma durante la scrittura si trasforma, creando un connubio tra la vita dantesca e la vita dell’autrice.
Ne la Vita Nova, il mancato saluto da parte di Beatrice segna l’inizio della distanza fisica con il poeta. Dante, nel dolore della mancanza, che culmina con la morte di Beatrice, riconosce però una forza e una possibilità. Questo dolore si trasforma nell’inizio di una vita nuova, con Beatrice che non scompare ma, nella Divina Commedia, diventa guida. Una distanza che non è mai immobilità: l’autrice descrive la mancanza come gesto attivo. Tramite essa ci attacchiamo maggiormente alla realtà; “la mancanza afferma la vita” sottolinea Melania nel suo intervento. L’immobilità non riguarda mai né l’opera di Dante né noi.
Mancanza: un tema quanto mai attuale, in un momento storico in cui, con le sue implicazioni, è diventata il paradigma della normalità.
Ruben Zaccaria