Il cinema Arcobaleno situato nella zona del Vomero sta per chiudere: al suo posto sorgerà un centro commerciale cinese. Qualcuno una volta disse che i cinesi avrebbero dominato il mondo e forse aveva ragione. Tralasciando questo particolare, ciò che stanno subendo i cinema e i teatri in questo periodo non ha precedenti. La crisi economica da Coronavirus sta degenerando e creando scompiglio, alcuni edifici storici non ritorneranno più ad essere parte integrante della nostra socialità.
Abbiamo visto questa stessa situazione con il cine-teatro Acacia del quartiere Arenella qualche mese fa, la vedremo sicuramente con altri cinema storici, si spera non più del Vomero.
Il cinema Arcobaleno sorge alla fine degli anni cinquanta e vede tantissimi ragazzi e coppie trascorrere le ore lì dentro, guardando film e commentando, conversando e creando dibattiti e cultura, cultura viva e produttiva, confronto, storia e arte, bellezza e sinergia, ciò che oggi il Covid ci sta portando via.
Il presidente Gennaro Capodanno del Comitato Valori Collinari che già si è battuto per Acacia, ha più volte detto che già sei anni fa per l’Arcobaleno fu fatto un flash mob e una petizione che raccolse più di 1000 firme. Tutto questo però non è bastato se ad oggi il cinema Arcobaleno sta subendo tutto ciò. Al posto dell’arte, un centro commerciale.
L’ennesimo centro che darà modo di acquistare prodotti a basso prezzo coinvolgendo nelle vendite e negli acquisti la popolazione ma che non avrà mai il sapore di un cinema storico sorto negli anni 90, luogo di ritrovo ed essenza fondamentale dei giorni di chi lo visse, l’ha vissuto ultimamente e avrebbe voluto viverlo ancora. Neanche l’ultimo saluto, nemmeno una parola in più. Il cinema sta morendo e Napoli non vuole più stare a guardare.
Teresa Beracci