Il 30 Marzo 2021 è stato sgomberato dalle forze dell’ordine l’edificio dell’Accademia delle belle arti di Napoli occupato il 18 febbraio dal collettivo Albane.
Sono state tante le ragazze che a seno nudo e con le mascherine hanno preso parte a questa protesta che richiama quella del movimento “Femen”, nato in Ucraina nel 2008 e guidato da Inna Shevchenko, un’attivista molto nota all’interno del gruppo come rappresentanza di molte donne che lottano per i loro diritti.
La protesta nasce contro ogni forma legata alle discriminazioni e per istituire all’interno dell’Accademia uno sportello che possa essere contro ogni tipo di molestia in quanto di recente l’istituto è stato protagonista di un’inchiesta da parte della Procura che ha visto al centro del dibattito due docenti accusati proprio di molestie.
Nonostante tutte le difficoltà che la città di Napoli sta affrontando a causa della pandemia, questa protesta è la dimostrazione lampante che da parte dei giovani la voglia di farsi sentire e di lottare per abbandonare atti osceni che sono lontani anni luce dal concetto di libertà e rispetto verso gli altri, è sempre presente.
Essere parte di una protesta vuol dire diventare coscienti di quello che è giusto e di quello che invece deve indubbiamente essere eliminato in tutti i rapporti, soprattutto in quelli che vedono come protagonisti un’alunna ed un docente. Voce ai giovani, soprattutto quando alla base c’è una buona causa per la quale vale la pena dare l’appoggio.
Marianna Amendola