Un’iniziativa di importante impatto sanitario e sociale, promossa dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Evangelico Betania e dalla U.O. Epatologia: un progetto che consentirà ai pazienti che si recheranno presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Betania di effettuare gratuitamente lo screening per il virus da HCV (epatite C) attraverso il test rapido capillare. Il progetto “Combo – Screening HCV/Covid 19” – reso possibile dal supporto incondizionato di AbbVie – inizierà nella seconda metà di maggio e proseguirà nei mesi a seguire. Tale iniziativa testimonia, ancora una volta, l’attenzione che la Regione Campania pone al tema della prevenzione dell’epatite C e si inquadra in un contesto coerente con il Piano di eradicazione dell’HCV, sviluppato con le tante azioni già realizzate dall’ASL NA1.
Il progetto, inoltre, su scala nazionale sposa appieno quanto previsto dal Decreto Milleproroghe che – proprio per l’eradicazione dell’epatite C – ha stanziato un apposito fondo utile ad implementare lo screening dei pazienti nati tra il 1969 e il 1989, oltre ad alcune categorie “speciali”.
L’attività, così come ideata, rappresenta un’assoluta opportunità di cui potrà beneficiare su base volontaria, prestando apposito consenso informato, l’utenza afferente al Pronto Soccorso della struttura partenopea sita in via Argine e da sempre attenta ai bisogni di cura in ambito epatologico.
I pazienti che risulteranno positivi al test saranno quindi riferiti all’ Unità Operativa di Epatologia dove il gruppo di lavoro diretto dal dott. Ernesto Claar, Responsabile dell’Unità Operativa, eseguirà i necessari approfondimenti clinici per l’eventuale successivo avvio alle cure. «In questo momento storico – afferma il dott. Claar – è fondamentale adottare strategie per la diagnosi di quei troppi pazienti positivi che il nostro sistema sanitario non riesce, per tanti motivi, a intercettare. Dal punto di vista terapeutico, negli ultimi anni, sono stati registrati progressi enormi. Oggi sono disponibili farmaci antivirali che garantiscono la cura definitiva dell’infezione, in tempi rapidissimi e senza effetti collaterali. Le attuali terapie garantiscono una percentuale di guarigione che oscilla tra il 97 e il 99%, anche in appena 8 settimane. Fino ad oggi abbiamo già garantito la cura a circa 2000 pazienti e sono convinto dell’importanza dell’iniziativa a cui tutti, nell’ Ospedale Betania, ci approcceremo con entusiasmo e convinzione».
L’epatite C è una malattia subdola che, per molti anni, può albergare nell’ organismo in forma soltanto latente per poi, però, progredire fino a gravi forme tumorali e di cirrosi epatica: «è un “nemico” – sottolinea il dott. Antonio Sciambra, Direttore Sanitario dell’Ospedale Betania – cui prestare la massima attenzione e che può essere individuato attraverso un semplice test. A causa della pandemia da COVID-19, che tutt’ora imperversa nel Paese, le previste attività di screening per l’anno 2020 non si sono potute realizzare; siamo convinti che questa iniziativa, oltre al risvolto clinico, potrà dare impulso anche all’ attività di informazione e sensibilizzazione sull’ Epatite C e sulle opportunità di diagnosi e cura.
I numeri garantiti in termini di terapia per l’epatite C, fino ad oggi, dalla Regione Campania danno fiducia e sottolineano l’importanza di iniziative come il progetto “Combo – Screening HCV/Covid 19”: la prevenzione è la strada, l’unica, per sconfiggere in maniera definitiva questo terribile virus».
Un’azione lodevole, quella promossa dall’Ospedale Betania, poiché in Italia, ancora oggi, è calcolato un sommerso di circa 300mila persone affette, a loro insaputa: tra i 40 ed i 60mila pazienti soltanto in Campania.
Fondazione Evangelica Betania è costituita da 10 Chiese Evangeliche napoletane.
Non ha scopo di lucro e opera nella Regione Campania.
Persegue, congiuntamente, i fini di assistenza sanitaria, sociale e spirituale, istruzione, formazione, beneficenza.
A tal fine, in particolare, promuove, sostiene, realizza e gestisce:
- L’Ospedale Evangelico Betania
- Iniziative in campo spirituale, sociale, sanitario, assistenziale e culturale;
- Percorsi di formazione continua in Sanità (ECM);
- Corsi di aggiornamento, di divulgazione scientifica e culturale
- Fornitura di servizi e consulenza alle imprese;
- Attività sanitarie con strutture proprie o mediante apposite convenzioni con istituzioni pubbliche, private e non profit;
- Attività e progetti di ricerca scientifica, e di innovazione tecnologica;
- Centri di accoglienza;
- Assistenza spirituale ai ricoverati, agli assistiti ed al personale occupato nelle proprie opere;
- L’organizzazione e il coordinamento del volontariato espresso dalle comunità evangeliche;
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AbbVie Italia, azienda biofarmaceutica, si pone all’avanguardia nella valutazione e nella gestione della sicurezza dei lavoratori e della sicurezza di processo degli impianti, alla costante ricerca di soluzioni che producano un impatto positivo sulla vita delle persone e sulla qualità dell’ambiente. AbbVie è un’azienda biofarmaceutica globale guidata dalla ricerca, impegnata nello sviluppo di terapie innovative all’avanguardia per alcune delle malattie più complesse e gravi nel mondo. La mission dell’azienda è mettere a disposizione la propria esperienza, persone dedicate e un approccio unico all’innovazione per migliorare significativamente i trattamenti in quattro aree terapeutiche prioritarie: immunologia, oncologia, virologia e neuroscienze. In oltre 75 paesi i dipendenti di AbbVie lavorano ogni giorno con l’obiettivo di realizzare soluzioni sempre più avanzate per la salute delle persone in tutto il mondo. In Italia lavorano circa 1.500 persone tra le divisioni commerciali e il polo produttivo.
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Massimiliano Zumi