DIEGO MARADONA JR: “NON MI SAREI MAI AZZARDATO A FARE CAUSA AL NAPOLI. LE AUTORIZZAZIONI DI CECI PER L’USO DELL’IMMAGINE DI MIO PADRE NON SONO PIU’ VALIDE E LO ABBIAMO DENUNCIATO”
“Non mi sarei lontanamente azzardato a fare causa al Napoli. Io sono andato allo stadio fin dall’età di quattro anni con mio nonno e ho sempre voluto il bene del Napoli”. Parole pesanti, ma traboccanti d’amore di Diego Armando Maradona Junior, figlio dell’ex Pibe de Oro che ha voluto chiarire a Club Napoli Night la vicenda legata alle maglie celebrative con l’immagine del padre che la squadra di Spalletti ha indossato domenica scorsa nella gara con il Verona. “Più di un mese e mezzo fa abbiamo presentato denuncia in Argentina nei confronti di Ceci, e Morla prima di lui, perché non riconosciamo più valide le autorizzazioni sull’uso dell’immagine di mio padre dopo la sua scomparsa e infatti – ha puntualizzato Diego jr. – a maggio scorso gli abbiamo manifestato la volontà di non continuare con lui. Ma Ceci continua a firmare autorizzazioni per un contratto che per noi è nullo così come ha fatto con il Napoli”.
Il focus si sposta poi sulla vicenda del rinnovo contrattuale di Insigne. “A Lorenzo voglio veramente bene – ha raccontato il figlio dell’ex Pibe –, lui è fin troppo legato al Napoli. Spero che possa restare in azzurro e gli venga riconosciuto lo status di leader e di capitano rompendo così questo gelo con la società”. Un fuoco, in campo e fuori, era invece il padre che, difatti, “ha avuto il difetto di essere troppo buono. In Argentina, tre mesi fa, è stata fatta revisione dei suoi contratti ed io – ha concluso Diego jr. – non ero a libro paga. Posso, quindi, camminare a testa alta perché ho sempre lavorato”.
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