Era presente anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, questa mattina, ai funerali di Anna Borsa: giovanissima di appena trent’anni, morta per mano del suo ex lo scorso 1 marzo a Pontecagnano Faiano. Insieme alle cariche istituzionali anche parenti ed amici pronti a manifestare il proprio cordoglio e sconvolti per il triste epilogo toccato alla giovane dagli occhi azzurri. Quegli occhi che probabilmente il suo ex fidanzato, Alfredo Erra, voleva riconquistare a tutti i costi nonostante i continui rifiuti di Anna. Molti amici raccontano che erano giorni di continue discussioni tra i due con Erra che non smetteva di pedinare l’ormai ex fidanzata, nemmeno sul suo luogo di lavoro. Durante il funerale, tra rabbia ed incredulità spuntano numerosi striscioni che ricordano Anna e tutta la sua voglia di vivere la vita. Una bambina lascia un disegno fatto con le sue mani, molti altri fanno volare dei palloncini bianchi.
Una vera e propria esecuzione
I testimoni presenti nel negozio dove da qualche tempo lavorava Anna parlano di un’esecuzione, scene di film dell’orrore. Secondo quanto riportato dagli inquirenti Alfredo Erra avrebbe prima discusso in maniera apparentemente pacata e poi freddato con un colpo di pistola alla tempia la povera donna. Successivamente avrebbe tentato invano di togliersi la vita puntandosi l’arma. Ferito è attualmente ricoverato in ospedale. Intanto, secondo i sanitari accorsi sul luogo del delitto, con ogni probabilità, Anna Borsa è morta sul colpo. Una fine tragica che lascia sotto shock un’intera comunità.
Le parole del parroco
Durante i funerali, tenutisi questa mattina presso la Chiesa della Madonna del Rosario a Salerno, sull’accaduto ha parlato Don Antonio Pisani con un discorso che lascia riflettere:
“Come ci ricorda Papa Francesco, quando si colpisce una donna, si colpisce l’identità stessa di Dio. La famiglia è sconvolta per questa tragedia. Anna era una ragazza buona, i suoi occhi erano lo specchio della sua anima. Nessuna reazione può mai sfociare in una violenza così brutale. Mi piace pensare ad Anna come a un insegnamento per noi, a non fermarci, a non avere paura, anche a denunciare situazioni difficili che tante volte ci portiamo dentro e che abbiamo paura di condividere”.
Presenti anche i sindaci di Salerno Enzo Napoli, e di Pontecagnano Giuseppe Lanzara. Ancora una volta ad avere la peggio è la donna. L’augurio è che sempre più ragazze si rivolgano alle autorità competenti per denunciare in tempo possibili assassini.
Giovanni Gravoso