La Vigna di San Martino è un territorio agricolo urbano grande circa sette ettari che regala un’incantevole vista sul golfo di Napoli.
È come affacciarsi da un terrazzo dal quale ci si immerge nella Napoli storica, nel panorama ineguagliabile del suo golfo, con la vista che spazia tra mare cielo e l’imponenza del Vesuvio. Con tutti i sensi ci si immerge nella bellezza e nel tempo. La Natura accoglie le umane riflessioni che inducono a comprendere di come oggi riteniamo di farne parte, come pensiamo di camminare tra le sue pulsioni di vita senza violentarla e senza autodistruggersi con il falso mito della Finanza produttrice di ricchezza.
La Natura, invece, è pura energia vitale, dispensatrice di ricchezze spirituali e materiali se ripetibili e rinnovabili, distributrice di conoscenze, di idee di civiltà e progresso.
Un pensiero che dovrebbe far riflettere sia i grandi della Terra che i loro Popoli sul come operare, sulle priorità, ponderando il valore, agendo sulla realizzazione dei giudizi e sull’eliminazione dei pregiudizi.
Tuttavia, l’uomo è davanti a un basilare problema ecologico che l’urgenza delle scelte ha fatto assurgere a specchio del nostro incerto e deprimente destino. La proprietà della Vigna, che si erge lungo il pendio di San Martino, che copre un lato della collina del Vomero, ha percorso un faticoso lavoro di rigenerazione del luogo, di salvataggio dal saccheggio speculativo e dal degrado in cui versava.
La Vigna è emblema di fertilità innovativa; un potenziale in continua evoluzione; è approccio alla ecologia della mente perché moltiplica le relazioni di senso tra cultura e colture, naturalità e artificio, ruralità e urbanità.