I campi rom di Secondigliano, Scampia, e Giugliano con i loro incendi ci rinviano ancora una volta il messaggio importantissimo per la questione sociale che l’Amministrazione del sindaco Prof. Manfredi ha posto tra gli obiettivi principali da affrontare e risolvere in maniera definita.
L’impegno dell’intera Giunta e dell’assessorato destinato è posto a un livello primario.
Nei primi mesi dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale l’assessorato preposto e competente all’Urbanistica diretto da Laura Lieto, sta lavorando alla possibilità di spostare il campo ROM e permettere di affrontare i lavori della bretella autostradale. L’Amministrazione sta analizzando varie possibilità per risolvere il problema abitativo ai ROM pur consapevole che l’emergenza del settore a Napoli, riveste una condizione storica.
L’amministrazione si sta muovendo all’interno delle norme che regolano il settore rispettando le regole definite normativamente dall’Unione Europea e che valorizzi tutti gli elementi tradizionali, la cultura e i costumi di questo Popolo sempre perseguitato nel corso dei secoli.
A tale scopo sono state chiamate a collaborare le associazioni presenti sul territorio, con il Presidente della municipalità Nicola Nardella, con il Dipartimento di Architettura e con esponenti della comunità Rom.
I responsabili comunali sono anch’essi convinti che non è corretto modificare le abitudini di vita di questa popolazione, ma di dover lavorare affinché essi siano integrati nella nostra comunità ascoltando anche le loro necessità.
Quando assistiamo ai roghi formati dalla spazzatura, non possiamo non riconoscere che parte della responsabilità del fenomeno richiama la responsabilità pure dei cittadini napoletani che non sono esenti dagli effettivi produttori di rifiuti che, irresponsabilmente, non si sono conferiti nei modi e nei luoghi a essi deputati.
E’ lo smaltimento dei rifiuti dei napoletani a bruciare, è la spazzatura che noi cittadini, di tutta Napoli, abbiamo contribuito a riversare nei campi rom. E’ onesto rilevare che spesso i campi di sosta dei Rom li abbiamo utilizzati come discarica per smaltire i nostri arredi vecchi, gli scarti industriali, il materiale di risulta delle ristrutturazioni edilizie, non trascurando materiali pericolosi per la salute e l’ambiente.
Appare inderogabile lavorare sull’ordinario e non più sull’emergenza, diversamente non ci si approccerà alla effettiva risoluzione del problema, costruendo protocolli e impegni precisi in modo che siano condivisi con la nostra Gente e con le popolazioni Rom spesso trattati con atteggiamenti e metodi non proprio rispettosi della Carta costituzionali.
“L’attuale amministrazione comunale sta lavorando affinché ci sia un nuovo dialogo con la comunità Rom impegnando nell’assessorato una ragazza Rom che lavorerà attivamente al progetto” lo afferma in una nota l’assessore alle politiche sociali Luca Trapanese.