La star di Hollywood Kevin Spacey, due volte premio Oscar e protagonista di capolavori cinematografici quali I soliti Sospetti e Seven, vestirà i panni del “Riccardo III” di William Shakespeare, per la regia di Sam Mendes. Il connubio artistico tra i due premi oscar si ripropone dopo ben 12 anni. Nel 1999 per American Beauty, Spacey vinse l’Oscar come miglior attore, Mendes come miglior regista e il film venne premiato come miglior film.
Sarà proprio Il classico “Riccardo III” in chiave contemporanea di Mendes a chiudere gli appuntamenti del Napoli Teatro Festival. Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Politeama di Napoli il 14 ottobre alle ore 20.30 e in replica (due nella stessa giornata) il giorno 15 ottobre alle ore 15.00 e alle ore 20.30. Dopo il debutto a Londra, il 18 giugno, il direttore artistico Luca De Fusco, nonostante mancasse ancora la firma del contratto, e con tutte le scaramanzie del caso, aveva già preannunciato la volontà di inserire il Napoli Teatro Festival tra le date del tour internazionale del “Riccardo III”.
Questa produzione fa parte della sezione “The Bridge Project” dell’ Old Vic Theatre, sala londinese che Spacey dirige da circa otto anni, in collaborazione con il BAM (Brooklyn Academy of Music) e la Neal Street Productions (di Sam Mendes, Pippa Harris e Caro Newling. La compagnia dell’Old Vic, capitanata da Kevin Spacey, è costituita da un cast inglese/americano di tutto rispetto: Maureen Andermann nei panni della Duchessa di York, Haydn Gwynn in quelli della regina Elisabetta, Chuk Iwuji in quelli del Duca di Buckingham, Gemma Jonesla interpreterà la Regina Margherita e Chandler Williams Gorge, il Duca di Clarence.
C’è grande attesa a Napoli per un evento internazionale che in qualche mese sta facendo il giro del mondo, ha già calcato i palcoscenici dei più grandi festival di teatro, dalla Grecia ad Hong Kong, dalle Asturie a Istanbul, e dopo il Napoli Teatro Festival approderà ancora a San Francisco, Pechino, Singapore, Sydney e in Qatar, per far calare il sipario, nel mese di gennaio 2012, nella prestigiosa cornice della Brooklyn Academy of Music (BAM), una delle istituzioni culturali e teatrali della città di New York.
La magistrale interpretazione di Kevin Spacey ha ricevuto un forte plauso della critica e del pubblico in tutto il mondo. Il protagonista ha dovuto affrontare difficili prove date le esigenze fisiche e psichiche del ruolo; l’andatura claudicante, un tutore di metallo alla gamba, l’ambiguità tra la crudeltà e la fragilità quasi involontaria causata dalla deformazione fisica.
Riccardo III è da sempre considerato uno dei personaggi più negativi del teatro shakesperiano, dal fascino oscuro, impenetrabile. Un personaggio da tragedia greca, stratega, affabulatore,una figura estrema che spinge al limite tra il bene e il male, che ha sete di potere e si comporta con il destino suo e degli altri come se fosse realmente un attore sul palcoscenico del mondo.
Nella piece “il protagonista diventa l’archetipo del dittatore moderno”, ha dichiarato il regista, le allusioni a Gheddafi e ad altri regimi contemporanei sono tutto fuorché casuali, anzi sono ricercate ed evidenti.