Il campionato appena concluso con il quinto posto raggiunto, dopo l’illusione di agguantare sul filo di lana una qualificazione champions svanita a Bologna, non ha ancora smesso di creare rimpianti in casa azzurri, e la retrocessione in Europa League non sembra proprio entusiasmare nessuno nella settimana che porta alla finale di Coppa Italia contro la Juventus.
A tenere banco, troppo presto visto che i titoli di coda della massima serie sono calati da appena due giorni e la stagione non si può ancora considerare conclusa prima di una finale tricolore, è già il caldo calciomercato: il più gettonato rimane il pocho Lavezzi, mentre da Torino sponda bianconera iniziano ad arrivare i primi spifferi (probabilmente di natura esclusivamente destabilizzante) sull’interessamento della Vecchia Signora neo scudettata verso Cavani. A parte la questione Lavezzi, che in ogni caso non si può assolutamente ritenere del tutto chiusa, sul Matador non dovrebbero esserci particolari problemi visto che De Laurentiis non sembra intenzionato – a meno di clamorose offerte che potrebbero provenire dall’estero – a cedere il cartellino del talentuoso cannoniere azzurro. Si parla degli addii del non pervenutoDonadel, del mistero Fideleff e probabilmente di Dossena che paga la sua discontinuità e la mano maledetta nella notte di Londra che pesa come un macigno sulla valutazione della stagione.
Tutti discorsi normalissimi, ma forse qualcuno (soprattutto tv e giornali del nord) dimentica che prima del rompete le righe c’è una finale da giocare che potrebbe, se non altro, salvare la stagione. Una magra consolazione per pochi, un trofeo comunque importante per la stragrande maggioranza dei tifosi che hanno sete di vittorie e che vogliono iniziare a finalmente a vincere. Poi se a Roma di fronte si avrà la Juventus non ci sono scusanti: la vittoria diviene in automatico un imperativo!