Ciò che è accaduto lo scorso 30 maggio lungo corso Amedeo di Savoia sembra presentare tutti gli aspetti di un’esecuzione. Forse un regolamento di conti tra giovanissimi: la cosa certa è che due sorelle di 24 e 17 anni sono state aggredite brutalmente da alcune coetanee sotto gli occhi dei passanti. Prima accerchiate da alcuni scoter, poi ferite al volto ed alle braccia con dell’acido. Strazianti le urla delle ragazze, soccorse prontamente dai sanitari del 118, allertati dal vicinato. Ora, dovranno fare i conti a lungo con i segni causati dalla sostanza corrosiva scagliata con assurda crudeltà. Intanto, gli inquirenti sono già all’opera per ricostruire i fatti e scandagliare la vita delle due giovani ragazze. Non si esclude una vendetta amorosa alla base del gesto. Fermati gli aggressori, le quali in un primo momento hanno tentato alla fuga. La famiglia di una di queste è già nota alle forze dell’ordine per traffico illegale di stupefacenti, reato commesso circa vent’anni fa. Intanto, la procura ha aperto un fascicolo prevedendo il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”.
Questa mattina, la città ha mostrato tutto il proprio sdegno sulla vicenda tra commenti, post e reazioni via social. Una Napoli che non appartiene a chi, come molti, si dissocia dall’odio e tutto ciò che alimenta la violenza. Risulta opportuna un’azione massiccia da parte delle istituzioni verso le nuove generazioni, molto spesso smarrite e prime di una buona educazione.
Giovanni Gravoso