Notizia di queste ore, è sicuramente un qualcosa che non passa inosservato: il restauro della Crypta Neapolitana da parte della Municipalità napoletana, della Regione Campania e un grande team di ingegneri, di cui le fonti e notizie si sapranno tra un po’.
Ma cos’è la Crypta Neapolitana?
Ebbene, trattasi di un ponte con 2000 anni di storia alle spalle che collega Napoli con la zona flegrea. Recuperarlo significa ridare vita a qualcosa di artistico, ingegneristico, storico, urbano e culturale. In più, per la cifra spesa per il restauro, vale a dire 12 milioni di euro, si tratterà di un lavoro non solo lungo e delicato ma anche di una certa meticolosità ed importanza. Materiali, ore di lavoro, programma dettagliato alla base, forti responsabilità, cifre, tempo e dedizione ma soprattutto un obiettivo da raggiungere e un bene da recuperare.
La notizia è stata data nelle ultime ore da Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, durante una conferenza stampa a cui ha preso parte anche il sindaco della città di Napoli, Geatano Manfredi.
Proprio Manfredi ha affermato di voler portare avanti un lavoro importante che alla base deve avere un programma esecutivo preciso e dettagliato per non tralasciare nulla e fare tutto con il dovuto impegno e rispetto.
Rifare il ponte e restituirlo significa non solo attuare un’opera di valorizzazione ma anche attraversare, metaforicamente, 2000 anni di storia. Insomma: qualcosa di incredibile. E’ inevitabile l’impegno di questi giorni della Municipalità della città di Napoli che assieme a chi la rappresenta, partendo dal sindaco, passando per la Regione, come secondo ente pubblico e importante per questo genere di lavoro e responsabilità pubblica, arrivando a tutti gli altri protagonisti degli enti locali campani, sta dando prova di grande coraggio e volontà nonché attiva partecipazione. Si spera in una concreta realizzazione di queste parole.
A cura di Teresa Beracci