Una Cremonese stoica espugna il Maradona in 10 uomini vincendo la lotteria dei rigori e passa ai quarti di finale di Coppa Italia. Tempi regolamentari finiti sul 2-2, con gli azzurri che dopo il vantaggio e l’uomo in più sembravano in totale controllo della partita, ma i ragazzi del neo tecnico grigiorosso Davide Ballardini non hanno mai mollato, riuscendo a tenere botta al Napoli anche grazie a un pizzico di fortuna e ad un arbitraggio che ha lasciato molto a desiderare. Napoli che dal canto suo si presentava in campo con una formazione del tutto rivoluzionata (solo Meret era presente anche venerdì contro la Juventus) e che ha inevitabilmente peccato dal punto di vista della qualità e delle scelte.
MERET 6 – Non riesce a mettere una pezza su Pickel e rimane immobile sul colpo di testa di Afena-Gyan, ma entrambi i gol erano difficilissimi da evitare. Ai rigori non arriva la prodezza per salvare la serata.
BERESZYNSKI 5 – Sbaglia molto in fase di costruzione e fatica a trovare l’intesa con Politano sull’out di destra. Qualche cross interessante nel mezzo – su tutti il suggerimento per Anguissa nel finale -, poi si appisola sul gol del pareggio ospite lasciando saltare Afena-Gyan indisturbato. Non un biglietto da visita ottimale all’esordio davanti ai suoi nuovi tifosi.
OSTIGARD 6 – Soffre Okereke negli spazi aperti, come nell’occasione del vantaggio lombardo. Per il resto cerca di limitare i danni come può: a conti fatti ci riesce (dall’82’ KIM 6 – Qualche colpa condivisa con Bereszynski sul 2-2, poi serra i ranghi e gioca quasi da centrocampista aggiunto viste le praterie a disposizione).
JUAN JESUS 7 – La sua partita sembrava finita quando si è accasciato al suolo dopo pochi minuti, invece si rialza ed è il più reattivo a scaraventare in rete il pallone del pari. Nella ripresa il campo si allunga e strappa applausi in un paio di recuperi preziosi. Litiga spesso con l’arbitro (ed ha quasi sempre ragione).
OLIVERA 5.5 – Partecipa passivamente ad entrambi i gol della Cremonese: nel primo non riesce ad arginare Pickel sul secondo palo, poi lascia a Zanimacchia tempo e spazio per calibrare il cross che diventerà l’assist del 2-2. Accompagna l’azione offensiva dei suoi senza riuscire a trovare il guizzo giusto.
NDOMBELE 6 – Anche quando sembra in ritardo sul pallone riesce in qualche modo a calamitare la sfera. Difficile stopparlo in progressione, ma nel secondo tempo sbaglia un appoggio decisivo che avrebbe potuto chiudere i conti. Il pareggio azzurro nasce da un suo destro violentissimo che costringe Carnesecchi agli straordinari (dal 102′ OSIMHEN 6 – Entra e per poco non segna al suo primo pallone toccato. È vero che non può giocarle tutte, ma il suo apporto sembra ormai imprescindibile per questo Napoli).
GAETANO 6 – Dopo una fase iniziale di assestamento riesce nel compito che gli viene richiesto da Spalletti, ovvero dare ordine e geometrie in mezzo al campo. Riduce gli errori al minimo anche perché di contro non rischia mai la giocata (dal 65′ LOBOTKA 5.5 – Con lui in campo la manovra acquista più fluidità, nonostante delle sporadiche sbavature. L’errore dal dischetto pesa, perché alla fine risulterà quello decisivo).
ELMAS 6.5 – Nella prima frazione gioca una buona partita, poi galvanizzato dalla fascia di capitano si carica la squadra sulle spalle confermandosi uno degli uomini più in forma a disposizione di Spalletti (dall’85’ ZIELINSKI 5 – Invece di aggiungere qualità ed imprevedibilità al fraseggio sottrae fisicità al centrocampo. Il sombrero subito da Afena-Gyan è la sintesi della sua partita).
RASPADORI 5.5 – Non è la sua serata e lo si nota subito dagli innumerevoli errori di misura che commette. Si impegna tanto come al solito, ma finisce per girare attorno a Simeone senza riuscire a trovare la sua posizione in campo (dal 65′ ZAMBO ANGUISSA 5.5 – Entra per dare man forte alla mediana e la freschezza gioca a suo favore, poi però si perde in un’infinità di tocchi leziosi. Spreca malamente una chance ghiottissima a 5 minuti dalla fine sparando alto col piatto destro).
ZERBIN 6.5 – La pennellata per il gol di Simeone ricorda vagamente quella di Kvara per Osimhen di qualche giorno fa. Il ragazzo scuola Inter non avrà gli strappi del georgiano ma compensa con grande spirito di sacrificio. Ci vorrebbe un pizzico di cattiveria in più nei duelli individuali (dal 65′ POLITANO 5.5 – Prova ad accentrarsi per concludere col sinistro almeno 7-8 volte e ci riesce soltanto una volta a tempo scaduto, trovando però Carnesecchi sulla sua strada. Tante iniziative, ma porta a casa poco e niente).
SIMEONE 7 – Si scrive Cholito si legge professionista con la P maiuscola. Punge di nuovo alla Cremonese dopo averlo già fatto in campionato, e lo fa di nuovo con la specialità della casa, ovvero la girata di testa in area di rigore. Il suo eccezionale senso della posizione non gli permette però di evitare un doppio palo nei tempi supplementari che a rivederlo si accetta a fatica.
Lorenzo Liguori