Alle ore 19.00 il corteo raggiunge Piazza Siano, e da lì comincia la protesta dei cittadini di via Romani contro l’isola ecologica che dovrebbe sorgere nei pressi dell’Istituto Elsa Morante, una decisione che ha scatenato l’ira degli abitanti della periferia di Sant’Anastasia. Striscioni, cori e slogan hanno caratterizzato il corteo (assolutamente pacifico e non violento) che ha terminato il suo percorso davanti alla Casa Comunale con l’intento di distogliere i componenti dell’Amministrazione anastasiana (e a far fare marcia indietro) sulla questione isola ecologica.
Franco Bruno, segretario della Fiom Provinciale, si fa portavoce del dissenso dei dimostranti usando parole dure contro chi «sta promuovendo la nascita dell’isola ecologica in una zona densamente popolata e che si trova a pochi metri di distanza da una scuola. Non ci sembra giusto e corretto far sorgere un sito del genere nelle vicinanze di un istituto scolastico dove ci sono bambini di scuole medie di asilo nido. Poi ci devono spiegare come mai hanno cambiato idea, perchè all’inizio il sito doveva sorgere in una zona diversa, non vicono la scuola, ma sempre nel quartiere Romani solo che probabilmente a qualche consigliere della maggioranza la destinazione non era gradita trovandosi l’isola ecologica di fronte alla sua proprietà. Inoltre – conclude Bruno – in quella zona oltre alla scuola ci sono parchi densamente abitati, ma forse la periferia Romani non interessa all’attuale amministrazione che non la ritiene una buona riserva di voti».
Una delegazione del gruppo è stata accolta dal Sindaco Esposito per fare chiarezza sull’argomento e tranquillizzare i cittadini inferociti per una decisione poco condivisibile. Il Primo cittadino non si è sottratto al confronto con la gente e ha pubblicamente ammesso di «assumersi tutte le responsabilità per una decisione che in nessun modo mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini e dei bambini delle scuole, e che soprattutto non lede in nessun modo alla salute degli abitanti della zona. Non verranno conferiti nell’isola ecologica rifiuti pericolosi e tantomeno inquinanti, e se accadesse il contrario di quanto vi sto dicendo sono pronto a dimettermi, perchè la cosa che mi interessa più di tutto è la sicurezza e la salute dei miei cittadini. Non avrei nessun interesse a dirvi cose diverse da quelle che vi sto dicendo, state tranquilli perchè non correte alcun pericolo. Poi se vogliamo strumentalizzare la situazione è un’altra storia, non accettiamo critiche pretestuose e prive di fondamento».
A quel punto il gruppo di manifestanti, capitanato dal consigliere del Pd Franco Casagrande, ha abbandonato la Casa Comunale promettendo in ogni caso battaglia per evitare che i lavori possano iniziare.