“E se ne va… la capolista se ne va…”. Sembra essere diventato questo il nuovo coro ufficiale del Napoli, un Napoli che non vuole saperne proprio di fermarsi. Gli azzurri, trascinati dai soliti Kvara ed Osimhen e capitalizzando al meglio gli errori della difesa spezina, allungano di 16 e 18 lunghezze rispettivamente su Inter e Milan, che si affronteranno questa sera nel derby della Madonnina. Adesso il vantaggio per gli uomini di Spalletti inizia a farsi davvero importante.
MERET 6 – Continua il riscaldamento iniziato nel pre partita per i successivi 90 minuti. Viene chiamato in causa soltanto un paio di volte da Agudelo con parate tutt’altro che impegnative.
DI LORENZO 6 – Nel primo tempo svetta con i tempi giusti su un corner ma la sua spizzata termina di poco a lato. Nella ripresa diventa un asset prezioso per i suoi accentrandosi per giocare più palloni, mossa riproposta spesso nelle ultime uscite da Spalletti.
RRAHMANI 6.5 – Si dimostra scaltro ed esperto in almeno due chiusure decisive su Agudelo e Shomurodov: anche quando non è posizionato al meglio riesce comunque a metterci una pezza.
KIM 6 – In una gara dove l’avversario gioca solo in ripartenza diventano fondamentali le marcature e le letture preventive. Lui lo sa benissimo e le applica senza sbavature.
MARIO RUI 6.5 – Sforna costantemente palloni interessanti nel mezzo, come quello che porta alla quasi autorete di Caldara. Nelle fasi in cui il fulcro del gioco si trasferisce altrove non cala d’attenzione e battaglia su ogni palla vagante (dal 74′ OLIVERA s.v.).
ZAMBO ANGUISSA 6.5 – Buona prova fisica la sua: anche quando va a complicarsi la vita da solo risulta difficile toglierli il controllo della sfera. Si muove tanto per aprire spazi interessanti ai compagni di reparto e non.
LOBOTKA 6.5 – Come al solito l’allenatore avversario prepara un piano ad hoc per limitarlo. Alla lunga lo Spezia cede il palleggio e lui sale volentieri in cattedra. Quando parte in percussione palla al piede è inarrestabile.
ZIELINSKI 5.5 – Piccolo passo indietro rispetto alla sfida con la Roma. Entra in partita con un tiro timido al 17′ dopo un ottimo suggerimento di Mario Rui. Galleggia tra le linee della trequarti avversaria senza mai dare l’impressione di poter incidere in zona gol (dal 62′ ELMAS 6 – Aumenta la qualità della manovra nello stretto, fondamentale dove il Napoli ha trovato difficoltà nei primi 45′ vista la densità apportata dallo Spezia in mezzo al campo).
LOZANO 5.5 – Gli Aquilotti concedono poca ampiezza sin dai primi minuti e lui fatica a trovare continuità negli strappi e nei traversoni. Ammonito, resta negli spogliatoi all’intervallo (dal 46′ POLITANO 6.5 – Subito protagonista dopo 13 secondi dal suo ingresso in campo con l’azione che porta al rigore. Duetta bene con la catena di destra e nel finale regala il 4-0 – poi non sfruttato – a Di Lorenzo con un velo pregevole).
OSIMHEN 7.5 – Anche in una bella giornata di sole l’Uragano Victor decide di abbattersi sul Picco di La Spezia. Gli highlights del suo primo tempo sono prevalentemente le “sgridate” che gli rivolge Spalletti; poi, quando si aprono gli spazi, diventa devastante. Un rapace d’aria di rigore sull’uscita sciagurata di Dragowski, ringrazia Kvara quando deve solo appoggiare in porta il suo 16esimo centro in campionato (dall’82’ SIMEONE s.v.).
KVARATSKHELIA 7.5 – In una prima frazione con pochi spazi risulta comunque il più brillante dei suoi, sbucando spesso in mezzo a tre o quattro maglie avversarie. Sblocca la gara con un rigore impeccabile – che il Napoli abbia finalmente trovato il suo nuovo rigorista? – poi conferma la fantastica intesa con Osimhen servendogli su un piatto d’argento il tris azzurro (dal 74′ NDOMBELE s.v.).
Lorenzo Liguori