Un’altra grande notte di Champions per gli azzurri in quel di Francoforte. Il Napoli batte l’Eintracht negli ottavi d’andata imponendosi per 2-0 sui tedeschi, che nella sfida di ritorno non potranno neanche contare sulla stella Kolo Muani. Dopo aver dominato il Girone A ora sono sei vittorie in sette partite in Europa per gli uomini di Spalletti, con ben 22 gol fatti (record assoluto) e appena 6 subiti.
MERET 6.5 – Ottima la smanacciata sul cross insidioso di Lindstrom. Blocca senza problemi il sinistro schiacciato di Kamada in una delle rare sortite offensive del secondo tempo tedesco.
DI LORENZO 8 – Partita sontuosa del capitano azzurro. In costruzione agisce da terzo di difesa, chiudendo il match con più di 100 tocchi a referto, mentre quando spinge in avanti dispensa giocate da trequartista, come il filtrante di prima per il palo di Lozano. Suggella il tutto con un sinistro chirurgico nell’angolino basso al termine di un’azione fantastica.
RRAHMANI 6.5 – La girata funambolica di Kolo Muani al 5′ è l’unica cosa che concede all’interno di una gara da difensore esperto quale è. Sempre sul pezzo sui contrasti e negli anticipi.
KIM 7 – Le prende tutte lui. Anche quando l’avversario parte in fuorigioco di un metro e mezzo non lascia niente al caso e va in tackle a sbarrare la strada. Rimpalla almeno 2-3 conclusioni indirizzate in porta. Dopo l’ammonizione non cambia nulla; anzi, se possibile, gioca con ancora più convinzione.
OLIVERA 6.5 – Terzino “di Champions”, soffre l’esuberanza di Lindstrom all’inizio, poi cresce in maniera esponenziale. Nella ripresa con la superiorità numerica inizia ad accompagnare con maggiore caparbietà la manovra.
ZAMBO ANGUISSA 7.5 – Primi 45′ pienamente sufficienti, secondo tempo da gigante. Vince pressoché ogni duello fisico in mezzo al campo, regalandosi anche giocate di classe. Resiste all’entrata da rosso diretto di Kolo Muani. Pallone col contagiri per Kvara in occasione del 2-0, poi dopo una percussione da fantasista fa quasi il tris seduto da terra (dall’80’ NDOMBELE s.v.).
LOBOTKA 7.5 – “Devo andare. Da qualche parte c’è un pallone da recuperare e verticalizzare” – Lobocop.
ZIELINSKI 6.5 – Buoni movimenti e buoni spunti tra gli spazi. Ha bisogno di ritrovare il feeling con la porta per tornare ai suoi livelli. Conclude una partita senza essere sostituito dopo una vita.
LOZANO 8 – Questa sera c’è l’imbarazzo della scelta per decretare l’MVP, ma che la palma di migliore in campo sia andata a lui non è un caso. Prima colpisce il palo, sulla cui ribattuta arriverà il fallo da rigore, poi Lobotka lo mette in moto e serve un traversone perfetto per il tap-in di Osimhen. Egoista al 55′, si fa perdonare un minuto dopo quando manda in porta Kvara. Caparbio nel recupero palla del 2-0 annullato: Ndicka ringrazia per il fuorigioco, ma se lo sognerà comunque la notte (dall’80’ ELMAS s.v.).
OSIMHEN 8 – Tenace, fisico, veloce, affamato. Si conquista il rigore con un guizzo da gazzella, poi punisce alla prima occasione buona. Sul possibile raddoppio immediato si muove troppo in anticipo, segno di come la sua foga di trovare la via del gol non abbia eguali (dall’84’ SIMEONE s.v.).
KVARATSKHELIA 6 – Fallisce l’appuntamento dal dischetto, così come un paio di situazioni molto ghiotte nel corso della gara. Spesso si incaponisce e non riesce a sfondare, ma l’aggancio e il tacco no look che portano al gol di Di Lorenzo sono sintomi della genialità di questo ragazzo classe 2001. Serata da ossimoro: incide anche quando non incide (dall’84’ POLITANO s.v.).
Lorenzo Liguori