di Antonio Di Monaco
«Abbiamo perso i migliori giocatori nel momento clou a cavallo delle due gare di Champions, con Elmas adattato attaccante a Milano le manovre scientifiche dell’Uefa ci hanno fatto uscire dalla Champions. Abbiamo comunque fatto la partita in entrambi i casi». È il pensiero dell’allenatore, Ernesto Apuzzo, espresso nel suo intervento a Club Napoli Night in onda su Teleclub Italia dalla Pizzeria “Al 22” di Giovanni Improta alla Pignasecca e condotto da Francesco Molaro.
Su Juventus-Napoli, «se avessero dovuto scrivere un romanzo, una fine così bella non si poteva immaginare: fallo di Milik su Lobotka, gol annullato ai bianconeri e, un minuto dopo, la prodezza di Raspadori con il possesso palla finito 65% a 35%. Ma serve equità nei giudizi – ha osservato il tecnico – non come Marchisio che sembrava essere a lutto: io sono un tifoso e pago il canone Rai».
Per il resto della stagione, «farei giocare Simeone, Zerbin e altri che hanno vissuto quest’annata per vedere anche se possono far parte della rosa anche per la prossima stagione. Basteranno meno punti dei 91 – ha chiosato Apuzzo – e non sarà di certo un furto a mano armata».
I concetti tattici di Spalletti «sono stati sviluppati per tutta la stagione. Ad esempio, dopo il gol annullato ad Osimhen a Salerno, un terzino va a fare il triangolo e costruisce l’azione vincente. Per non parlare del fenomeno Lobotka e di Kvara, il quale – ha rimarcato il mister – è un ragazzo d’oro che ha fatto fare il salto di qualità al Napoli».
Tuttavia, come si migliora questo Napoli che dovrebbe aprire un ciclo? «Io infoltirei la rosa a destra dove ci sono Lozano e Politano con uno come Laurienté, un altro per far rifiatare Anguissa tipo Lazovic, Frattesi o Tameze e prenderei anche qualcuno nel ruolo di Mario Rui. Il ciclo si apre – ha concluso Apuzzo – se il mostro (Osimhen, ndr) rimane».