di Antonio Di Monaco
«Va bene spostare la partita con la Salernitana a domenica se ci sono motivi di allerta per l’ordine pubblico, ma non ci sono state assolutamente richieste per festeggiare “a rate”. Giusto aver chiesto il posticipo e giusto prendere una decisione in tal senso. Cosa penso dei soliti benpensanti pronti a puntare l’indice? Rappresentano solo un motivo in più per spostare la gara». Lo ha affermato il giornalista, Michele Sibilla, nel suo intervento a Club Napoli Night in onda su Teleclub Italia dalla Pizzeria “Al 22” di Giovanni Improta alla Pignasecca e condotto da Francesco Molaro.
«Cinque anni fa – ha ricordato – fu negata una vittoria sacrosanta del campionato. L’arbitro ammise l’errore, ma solo quando i buoi erano scappati. Fabbri, invece, ha fatto il suo dovere in campo. Domenica è stata una vittoria limpida; forse non si sono visti i 18 punti, ma per 10-15 la differenza c’è. È una vittoria che va a completare il ciclo iniziato il 22 aprile 2018 e terminato momentaneamente il 24 aprile 2023».
Tuttavia, «un minimo di rotazione in più quest’anno, non avrebbe influito negativamente sul rendimento della squadra – ha osservato Sibilla –, ma io mi sono “arreso” agli allenatori che hanno sempre il polso della situazione. L’unica flessione c’è stata nelle 5 partite dopo la sosta delle nazionali sotto l’aspetto delle energie mentali più che di quelle fisiche come hanno dimostrato le parole di Kim in nazionale con l’impegno giustificato solo dalla “Ragion di Stato”, ma in questa classifica il Napoli è secondo solo alla Lazio di due punti».
L’età media della squadra «è la migliore per aprire un ciclo. Ma chi non ha motivazioni giuste è giusto che se ne vada. In questa stagione mi è piaciuto in questa stagione che si sia affermato che il calcio sostenibile si può fare con le idee e gli uomini giusti. Se arrivasse un’offerta indecente per Osimhen, non si potrebbe rifiutare perché bisogna sempre fare i conti con la tasca. Per il prossimo anno, punterei all’alter ego di Lobotka che quest’anno è mancato».