Nel mondo c’è un paese che va oltre le aspettative, solitamente positive ma in questo caso e non solo si rovescia la medaglia. Parliamo dell’aspetto puramente sportivo e che poco conta rispetto alle difficoltà che stiamo vivendo.
Per molte persone , il calcio è un modo per dimenticare anche se solo per qualche ora le difficoltà giornaliere.
Non molto tempo fa, sembra una favola (in realtà potrebbe tramutarsi in una barzelletta) furono assegnati 15 punti di penalizzazione alla Juventus a causa delle famose “plusvalenze” .
Coinvolte anche altre società di Serie A ma senza essere penalizzate come i bianconeri.
Improvvisamente ecco che tutto torna come prima, la Juventus è a 59 punti e si piazza al terzo posto, in attesa che la Corte federale d’appello si pronunci nuovamente e definitivamente sull’inchiesta Prisma e il caso plusvalenze.
Dopo una corsa pazzesca la stessa Juventus si è trovata al secondo posto, visto che il primo era occupato dal Napoli che ha praticamente staccato tutti e vinto il campionato.
Arriva però un’ulteriore svolta, un colpo di scena che tutti si aspettavano. Arriva una nuova sentenza, con il -10 confermato in data 22 maggio 2023, la Juventus si trova a 59 punti.
Stesso punteggio che aveva nel momento in cui sono stati ridati questi famosi punti (sembrano però i bollini di una raccolta punti) vedendo sfumare tutto il lavoro fatto finora.
Attenzione però perché si attendeva la sentenza delle sentenze, la svolta del calcio Italiano, la rivoluzione della giustizia sportiva. Il 29 Maggio ecco che improvvisamente la Juventus patteggia. Il patteggiamento è comunque un’ammissione del fatto stesso e quindi essendo colpevole ma dichiarando di sua spontanea volontà i fatti (se così vogliamo immaginare) si suppone una pena inferiore a quella che doveva essere inflitta inizialmente.
Il 30 Maggio, ecco che arriva, quella dura, quella che servirà da esempio per tutti.
Accettato dal Tribunale federale nazionale il patteggiamento della Juventus sul filone della ‘manovra stipendi’: per il club ammenda di 718 mila euro e la rinuncia a presentare ricorsi.
Finalmente un esempio dalla giustizia sportiva ma non positivo. La Juventus ne esce praticamente pulita con una semplice multa. Domani mattina se la SSC Marino, evitiamo esempi per non urtare la suscettibilità di alcuni, può fare praticamente la stessa cosa e utilizzare il precedente Prisma come attenuante.
Anche il Presidente Gravina ha parlato dopo l’esito del patteggiamento.
“C’è un momento per la verifica, l’accertamento, i giudizi, ma c’è anche un momento per definire e guardare al futuro con maggiore serenità, il momento della progettualità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quindi, quest’ultimo atto è un atto previsto dalle nostre norme, dal Codice di Giustizia Sportiva, auspicabile e condiviso. Credo che questo sia il risultato più bello per il calcio italiano, per aver trovato – noi ce lo auguriamo – un momento di serenità“.
Purtroppo non posso continuare più a scrivere perché in questo momento non sarei capace di poter interpretare le parole di Gravina.
Un soggetto che dovrebbe essere super partes si è palesemente schierato secondo il mio pensiero , in primis in un modo poco professionale ma soprattutto dalla parte di chi da tempo a questa parte ha messo l’Italia e il calcio Italiano in una posizione di assoluto degrado rispetto al resto del mondo.
In Italia delinquere è sempre più conveniente della sanzione inflitta. Questo non vuole assolutamente consigliare azioni illegali ma aiutare a guardare sempre il lato positivo e legale. Prima o poi le soddisfazioni arriveranno e il lavoro sarà ripagato.
Questo è il calcio, figuriamoci se dobbiamo affrontare vicende del Paese.
Signori, il parco giochi è aperto, ingresso gratuito e cosa fondamentale, tutto è concesso.