«Penso che Mazzarri possa dare la scossa. Ho imparato tanto da lui, anche se non ho giocato tantissimo. Sapeva preparare alla grande le partite: quello che si provava in settimana, si vedeva in campo la domenica. Pregi e difetti? Sa leggere l’avversario, conosce i giocatori e il calcio italiano. Caratterialmente tosto, diventava un po’ pazzo, ma ci può essere sempre qualcosa di positivo in questo». È il ritratto del tecnico toscano tracciato dal suo ex giocatore, il centrocampista uruguaiano, Nicolás Andrés Amodio, intervenuto a Club Napoli All News in onda su Teleclub Italia e condotto da Francesco Molaro.
«Il mister lavorava già a livello tattico nel riscaldamento, nessuno restava fuori perché triplicava le posizioni in campo. Mi sono sempre sentito parte del gruppo – ha ammesso l’ex centrocampista azzurro – pur giocando poco così come tutti gli altri». Tuttavia, «può succede che il Napoli possa non tornare in alto, ma se il mister porta avanti l’esperienza che ha avuto, può mantenere e migliorare quel livello di gioco con una rosa di grande qualità. Il preparatore Pondrelli? Era molto connesso con squadra e allenatore, faceva un gran lavoro e Mazzarri si appoggiava molto su di lui» Infine, sulla preferenza tra Donadoni e Mazzarri, Amodio ne è uscito con eleganza: «Qui sono in difficoltà perché Donadoni mi ha fatto esordire in serie A, ma credo che Mazzarri abbia fatto meglio e abbia ricordi migliori della gente di Napoli».
Antonio Di Monaco