Il Napoli espugna il Gewiss Stadium di Bergamo, un campo difficile contro una squadra che non perdeva da settembre.
Un successo dal sapore tricolore, non solo perché è arrivatofuoricasa contro una diretta concorrente, ma per il modo in cui èarrivato.
Vincere a Bergamo non era facile, farlo come lo ha fatto il Napoli è ancora più difficile, ribaltando già nel primo tempo l’inziale svantaggio con l’1 2 firmato Politano-Mctominy, reggendo l’onda d’urto dopo il pareggio di Lookman per poi azzannare l’avversario nel momento più importante della gara con la testata di RomeluLukaku è una dimostrazione di forza mentale impressionante.
Un Napoli forte prima nella testa, poi in campo, grazie al lavoro meticoloso fatto da Antonio Conte sulla mente di questi ragazzi. Impressionante la crescita esponenziale di alcuni singoli come Zambo Anguissa, diventato ormai un centrocampista completo, recupera palloni, si inserisce serve assist ai compagni, il camerunese non è mai stato su questi livelli neanche sotto la gestione di Spalletti nell’anno del terzo scudetto.
Un altro calciatore cresciuto moltissimo é sicuramente RomeluLukaku , tanto criticato dalla piazza ma voluto fortemente da Conte che ha saputo coccolarlo , aspettarlo ed ha avuto ragione.
Il centravanti belga non solo fa un lavoro di sponda per i compagni importantissimo ma risulta decisivo anche quando c’è da finalizzare nelle partite importanti , come in occasione del goal del 2 a 3 con un’ incornata perfetta su assist del solito Anguissa.
Il tecnico leccese è riuscito a trasformare una squadra arrivata decima l’anno scorso, in una squadra vera , forte, capace di soffrire, quando c’è da soffrire e tirare fuori gli artigli quando c’è da uccidere l’avversario.
La partita di Bergamo non era una gara decisiva per lo scudetto, ma sicuramente importante per capire a che punto è il percorso iniziato da mister Conte lo scorso giugno.
Questo percorso è sicuramente in netta crescita, basti pensare che gli uomini di Gasperini 3 mesi fa infliggevano al Napoli una sonora sconfitta per 0 a 3 al Maradona.
“Adesso l’Atalanta è più forte di noi, non è detto che lo sia a Maggio “queste le parole di mister Conte nel post-match del Maradona.
Un girone dopo è cambiato tutto, con il Napoli che esce da Bergamo con i 3 punti, ma soprattutto con la consapevolezza di essere diventata una squadra matura, capace di giocarsela con tutti .
Un Napoli più forte di tutto, anche dei chiacchiericci di mercato , con la cessione di Kvicha Kvaratskhelia che poteva destabilizzarequalsiasi spogliatoio, non questi ragazzi che anche grazie ad super David Neres, sembrano già aver dimenticato il fantasista georgiano.
Antonio Conte da Lecce è il colpo più importante dell’era Aurelio De Laurentis, non solo per l’esperienza e il curriculum del tecnico salentino, ma anche per la leadership e la capacità di trascinare tutto l’ambiente Napoli, squadra tifosi e società .
La prossima tappa è in casa contro la Juventus, da sempre una partita diversa dalle altre, lo sarà anche per mister Conte simbolo e bandiera bianconera che però adesso ha un solo obiettivo in testa, e questo obiettivo è a tinte azzurre.
Alessio Scognamiglio