Castel Volturno (Ce). Dopo tre gare arriva per il Napoli il momento della verità anche in coppa. Subito gli ucraini del Dnipro (gli stessi dell’ultima figuraccia formato europeo), nel primo dentro o fuori, per capire se gli azzurri avranno (la voglia) e la possibilità di andare avanti e superare il girone eliminatorio. Dopo le critiche e le (mezze) delusioni con Atalanta e Torino la parola ripassa al campo per i primi 90’(dei 270’) che diranno a Mazzarri e ai suoi se ci saranno possibilità di passaggio del turno.
In sala stampa, oltre al mister, si presenta anche Gokhan Inler, per ribadire che il Napoli sta bene, che gli incidenti di percorso sono ormai superati, che il Torino è ormai alle spalle e che c’è una voglia matta di ripartire a vincere, a partire da domani. Il mister chiarisce subito il “mistero” riguardante il suo stato fisico e la famosa visita di controllo dell’altro giorno: «Anche se siamo persone di spettacolo credo che su certe vicende personali ci voglia un po’ di privacy. Se sto qui vuol dire che sto bene, i tifosi li ringrazio per le attestazioni di stima perché mi dimostrano in ogni occasione un grandissimo affetto».
Mazzarri si arrabbia quando gli fanno notare che il Napoli nelle precedenti partite ha fatto troppo turn over dimostrando scarso interesse verso la competizione: «Questo non è assolutamente vero – ribadisce il mister – e la dimostrazione la potete ritrovare rileggendo le formazioni delle partite scorse. Ho fatto giocare Dzemaili, Inler, Behrami molto spesso. Diciamo che forse il turn over è stato fatto in qualche circostanza in modo più massiccio, ma non per questo vuol dire che non ci teniamo alla coppa». Per Mazzarri non si è trattato di snobbare la coppa ma di scelte ben ponderate: «Con la società abbiamo fatto delle scelte ben precise, se oggi abbiamo 7 punti in più rispetto allo scorso anno in campionato vuol dire che le nostre strategia stanno funzionando. In ogni caso ribadisco che ci teniamo a far bene in coppa. La mia espulsione di domenica? Fino al termine della stagione non parlerò degli arbitri».
Mazzarri sembra tornato quello di prima e risponde a tono quando gli parlano dell’astinenza da gol della squadra e dell’inversione di tendenza di un gruppo che non sembra essere più quello di inizio stagione: «Non siamo assolutamente Cavani dipendente. È normale che Edi è l’attaccante di spessore della nostra squadra e che lui a fine stagione garantisce un apporto reti maggiore degli altri, ma noi abbiamo in rosa altri bravi attaccanti come Pandev, Insigne e lo stesso Vargas. Su tutti quanti facciamo affidamento. Dobbiamo solo sperare che gli episodi tornino a girare dalla nostra parte e non commettere errori. Anche Buffon lo scorso anno ne commise uno contro il Lecce. Vi annuncio che domani sarà in campo tra i titolari, come lo stesso Vargas».
La domanda più attesa: Come si esce da questa mini crisi che sta attraversando il Napoli? Mazzarri deciso: «L’ho detto ai ragazzi, in situazioni come queste dove ci sta girando un po’ tutto storto dobbiamo solo fare in modo che l’attenzione sia maggiore. Calo dopo sconfitta con la Juve? I ragazzi stanno bene e giocano senza lesinare forze ogni volta che scendono in campo e la classifica non la guardano neppure. Poi dopo la partita con la Juve ci sono state altre gare come la vittoria col Chievo, il secondo tempo di Bergamo dove ho rivisto il mio Napoli e la partita col Torino che era vinta senza quell’errore».
Anche un concentratissimo Inler ribadisce la voglia di vincere del gruppo azzurro: «Non so se domani scenderò in campo, deciderà il mister che prepara come sempre al meglio le partite e deciderà dopo l’ultimo allenamento del pomeriggio. Comunque – continua il centrale svizzero – sono sicurissimo che chiunque tra i miei compagni che scenderà in campo darà il massimo per vincere la partita e per passare questo turno. Noi ci teniamo in modo particolare a questa coppa, vogliamo regalare altre gioie ai nostri splendidi tifosi».
Probabile formazione (3-4-2-1): Rosati; Fernandez, Aronica, Britos; Mesto, Inler, Donadel, Dossena; Vargas, Insigne; Cavani.