LuminAZIONE al PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli in dei Mille, è un’azione collettiva d’arte aspettando LUMINARIA 2013, la mostra d’arte pubblica ideata da Simona Perchiazzi e dedicata alle luci d’artista. Alle ore 18, nella sala proiezioni del PAN, sarà presentato in anteprima assoluta il documentario del regista Antonio Manco ‘Luminaria. Un intervento d’arte pubblica’. In 25 minuti di immagini e voci di grande impatto scenico, il giovane regista partenopeo (classe 1980) ripercorre i quattro anni di Luminaria: dall’idea iniziale all’impatto sul territorio. Attraverso immagini e interviste, racconta e scandaglia il progetto, svelando il suo back stage, gli artisti all’opera, i difficili allestimenti a sei metri da terra, il fascino delle opere.
A seguire nell’atrio e sulla facciata del PAN saranno presentate due opere inedite ideate per l’occasione: ‘PICCOLO INFINITO’ di NeAL Peruffo|Massimo Scamarcio e ‘MORSE’ performance di TeatrInGestAzione, entrambe realizzate no-profit per sostenere il progetto LUMINARIA.
PICCOLO INFINITO è l’intervento site-specific per il PAN di NeAL + Massimo Scamarcio. L’opera intende trasformare l’ambiente interno degli ascensori del PAN in modo da ridefinire il ruolo di questo “non luogo”. L’intervento stravolge le caratteristiche “negative” dell’ascensore, creando un ambiente che dà e sensazioni dell’infinito da ciò che prima era chiuso e claustrofobico; da qui l’ossimoro piccolo infinito. All’interno della cabina è ricostruita la scenografia di un universo: sul soffitto, sul pavimento e sulle pareti nere sono riportate delle costellazioni, bianche, d’ispirazione meccanica. Una volta chiusa la porta dell’ascensore i contorni e i volumi della cabina scompaiono inghiottiti dal buio. Le sole costellazioni sono illuminate, mediante una luce Wood. Il passeggero dell’ascensore si troverà totalmente immerso in un’atmosfera sospesa e lontana, sensazione ampliata da una traccia sonora riverberante e avvolgente, tale traccia non è diffusa da casse (sonoramente localizzabili) ma da una serie di trasduttori applicati alle pareti, che faranno vibrare ed emettere suono all’intera struttura. <Piccolo infinito, se da un lato ci teletrasporta in una realtà remota, dall’altro richiama il luogo in cui ci troviamo, poiché la forma delle costellazioni rimanda alla natura meccanica dell’ascensore, come anche il sistema di sonorizzazione che riprende e trasforma, attraverso un microfono, i rumori provenienti dalla sala motori. Con questo intervento gli ascensori del PAN perdono la loro caratteristica di luogo di passaggio (non luogo) e mero strumento, diventando un punto d’arrivo in cui vivere un’esperienza artistica>
MORSE di TeatrInGestAzione è un’installazione per luci corpi e suoni che occupa le finestre del PAN che si aprono sulla città. Finestre come fessure, da cui passa il suono come vento che propaga l’appello ai cittadini a ricongiungersi con la parte culturale della città. Finestre come ferite che si aprono sui corpi degli attori. Finestre da cui infine si lancerà un messaggio muto, fatto di luce, scritto in “Codice Morse”, e che il pubblico potrà decifrare grazie a dei volantini che precederanno l’evento. <Con questo nostro lavoro vogliamo lanciare un appello dalle finestre di quella che rappresenta la casa delle arti di Napoli, il PAN appunto, dal 2005 spazio civico e Centro delle Arti dell’intera città . Luminaria Napoli è anche’essa uno spazio civico perché per 5 edizioni le sue sculture di luce hanno richiamato all’arte i cittadini, innalzato gli sguardi , lasciandosi assorbire nel tessuto cittadino, diventando “normale” luce culturale, che non abbaglia ma meraviglia chi la scorge passeggiando tra le vie che illumina. Entrambe queste entità oggi sono nella morsa della crisi, in un momento in cui la cultura è in secondo piano nel nostro paese. Pensando all’importanza di queste due esistenze, crediamo che il nostro intervento debba lanciare un appello alla città, un richiamo all’attenzione, una finestra aperta ai cittadini, ai passanti, a chiunque si ritrovi ad alzare gli occhi al cielo. Abbiamo pensato di lanciare un segnale che inviti a riaccendere la cultura in una città che ne è stata capitale per secoli. E questo segnale vuole però non essere soltanto un dono, ma stimolare alla partecipazione, affinché l’incontro tra l’opera e il suo pubblico avvenga a metà strada. Per questo il nostro richiamo è chiuso nelle stanze del Palazzo delle Arti di Napoli, e dalle sue finestre vuole espandersi in luce, corpo e suono sulla città.>
ANTONIO MANCO nato a Napoli nel 1980, si forma a Perugia dove si laurea nel 2004 in Scienze della comunicazione con una tesi sul linguaggio cinematografico applicato alla comunicazione politica e sociale. Nel 1998 frequenta il C.U.T. di Perugia diretto da Roberto Ruggieri. Nel 2001 fonda il laboratorio di cinema di Gabriele Anastasio e nel 2003 cura la prima edizione del Bianco Film Festival in qualità di direttore generale. Dopo aver frequentato a Bologna -Ipotesi Cinema- diretta da Ermanno Olmi e un corso di cinema diretto da Fernando Solanas, realizza in India il suo primo documentario sullo sviluppo del lavoro delle donne tribali nella regione del Gujarat. Trasferitosi in Spagna nel 2005 frequenta ‘El Observatorio de Cine’ e l’ ‘Accademia del cinema 15’ di Barcellona mentre lavora presso l’Agenzia pubblicitaria Segarra Kolbe curando la regia di spot. Realizza quindi il suo secondo documentario a Buenos Aires sulla crisi del lavoro presso l’impresa recuperata Hotel Bauen. Nel 2010 scrive e dirige “Il sogno di Gennaro” ambientato a Napoli (vincitore di O’Curt 2010 e 2 premi Napoli Cultural Classic) e col quale tra gli altri viene selezionato al Festival Internazionale del cinema di Tokio 2010. Nel 2012 realizza il documentario ‘Resistenza Artigiana’ sull’attuale crisi del lavoro e vince, tra gli altri, il premio miglior regia al Napoli Film Festival 2012. E’ membro di Cultural Video Foundation Napoli e dal 2009 lavora come aiuto regia in produzioni televisive e cinematografiche.
Questa serata, resa possibile grazie alla collaborazione dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Napoli e alla disponibilità di tutti gli artisti e i supporter coinvolti che hanno donato il proprio lavoro a sostegno del progetto ‘LUMINARIA’, vuol lasciare un segno in città in attesa della V edizione di LUMINARIA che si terrà nel settembre 2013.