Il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che stamattina ha partecipato alla ventiseiesima edizione del convegno dei Giovani imprenditori di Capri, rispondendo alle domande dei giovani imprenditori presenti come sempre non le manda a dire su temi importanti per lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa.
Duro il suo intervento nei confronti dell’attuale governo: “Attendiamo dal governo un buon decreto sviluppo, chiediamo di non fare piccole cose e avere il coraggio di fare grandi riforme e non farsi bloccare da fini elettoralistici”.
“Auspichiamo ancora che contenga le riforme – ribadisce il leader di Confindustria – se non le avrà credo ci sarà una grande responsabilità da parte del governo, perché senza riforme il Paese rischia molto”.
“Il tempo è scaduto. Non possiamo più aspettare. È adesso che bisogna decidere”, ha sottolineato. “Non possiamo farci commissariare continuamente dall’Europa o dagli altri Paesi- ha proseguito il Presidente Marcegaglia – Noi siamo un grande Paese. Qui rischiamo che l’Europa ci imponga delle scelte”.
Così la Marcegaglia lancia l’ennesimo appello sul fronte europeo in vista dei vertici decisionali in quanto da quello che sappiamo “le cose di cui si parla sono deludenti”.
Nel corso del dibattito non sono state formulate soltanto delle critiche ma sono state lanciate anche delle proposte. Emma Marcegaglia ha detto la sua anche in materia di flessibilità e sulla riduzione delle tasse per imprese e lavoratori, sulla spesa pubblica e sulle pensioni, sul progetto Sud e la necessita’ di investire nel mezzogiorno, affermando che “Qui servono le stesse cose del Nord, solo con più intensità”.
Sul tema dello sviluppo è intervenuto anche il presidente del Senato Renato Schifani: “Mi auguro che il decreto legge sviluppo arrivi al più presto. La crisi economica non tocca solo l’Italia ma tutta l’Europa”.
Al termine dell’incontro due parole anche sul Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: ”In un momento così delicato è punto di riferimento per noi e per il mondo interno”. Con le giuste manovre “l’Italia potrebbe riprendere una certa credibilità e ritornare sul processo di crescita”.