E’ di qualche giorno fa la notizia riguardante l’arresto, con l’accusa di millantato credito, del conosciuto e stimato avvocato penalista napoletano Salvatore Maria Lepre.Fermato il giorno 17 dicembre 2012, dagli agenti della Dia, il Lepre era sotto osservazione da mesi grazie all’inchiesta, condotta dai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandolo con il procuratore aggiunto Sandro Pennasilico,nata da una precedente indagine sul riciclaggio in alcuni locali del lungomare.
Lepre, che all’epoca dei fatti era difensore di una imputata del processo, secondo l’accusa avrebbe chiesto somme di denaro sostenendo falsamente di essere in grado di avvicinare magistrati o personale giudiziario al fine di favorire l’accoglimento di un ricorso, poi di fatto respinto. Ma nonostante quanto emerso con l’ausilio di intercettazioni, chiariscano che l’avvocato non avrebbe in realtà mai avvicinato giudici né cancellieri, l’accusa di aver richiesto ingenti somme di denaro in cambio di favoritismi in tribunale, resta.
Come previsto dalla legge, la Procura ha comunicato al Consiglio dell’ordine degli avvocati l’emissione del provvedimento restrittivo, ovvero l’ordinanza di custodia in carcere emessa dal giudice Maria Vittoria Foschini. Alla perquisizione presso lo studio del professionista,oltre ai pm Amato e Parascandolo, era presente anche l’avvocato Pino Vitiello, rappresentante dell’Ordine degli Avvocati. Salvatore Maria Lepre, infatti, è molto conosciuto a Palazzo diGiustizia e annovera, da tempo, tra i suoi clienti professionisti di rilievo nazionale oltre al capo dell’ala stragista del clan dei Casalesi, Giuseppe Setola.