Napoli. Ore 14.00, via Sebastiano Veniero, quartiere Fuorigrotta, Napoli. Sembra un pomeriggio come tutti gli altri, il traffico cittadino si ammorbidisce durante le ore meno caotiche e Velia Tortora (incensurata – 39 anni) transita tranquillamente nella sua Peugeot 206. All’improvviso spuntano, nei pressi di un parcheggio, due sicari con volto coperto da caschi che aprono il fuoco contro la donna che nel frattempo si è fermata. Si sentono tre colpi di pistola, uno raggiunge al mento la donna e si ferma ad una vertebra. Il secondo la colpisce ad un occhio sinistro terminando la sua corsa fatalmente alla gola. Panico e paura tra i passanti, soprattutto tra i genitori della vicina scuola elementare Andrea Doria. La vittima dell’agguato viene portata dall’ambulanza del 118 all’ospedale Pellegrini, i medici tentano di estrarre i proiettili mentre Velia riesce a dare la sua testimonianza ai Carabinieri. Le sue condizioni sono gravi e la prognosi è riservata, ma la donna non è in pericolo di vita. Le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine (sul posto è giunto anche il Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Marco Minucucci, che ha sentito personalmente alcuni testimoni) non escludono nessuna pista, comprese quelle familiari anche se le modalità dell’agguato sono chiare: i sicari volevano uccidere la donna. La donna (residente al popolare Rione Traiano) sembra non avere legami al mondo della delinqueza e soprattutto per questo motivo l’agguato si tinge di giallo e mistero.