Napoli, 20 marzo 2013 ore 17.30 – Città della Scienza “Il desiderio del nostro Angelo Custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati: è l’obbedienza che Egli deve al compito che Dio gli ha affidato”.( San Giovanni Bosco).
Per 24 ore al giorno e per 365 giorni l’anno un piccolo esercito di Operatori del Mondo della Sanità, medici, infermieri barellieri e tanti altri, sono impegnati negli ospedali italiani. Li trovi sempre lì, anche nell’ospedale di montagna, nell’angolo più segreto del mondo, sono lì che aspettano il paziente di turno, pronti a dare sollievo, speranza di sopravvivere al cancro, ad un incidente d’auto, pronti a dare una speranza anche a chi non ce l’ha, ad accogliere la nascita di una vita. Sono lì, soli nelle corsie ospedaliere a decidere quando negare cure troppo costose, a che linea di chemioterapia fermarsi. Oggi medici e paramedici, temono di ritrovarsi a decidere del destino dei loro malati abbandonati dal vuoto di una politica che riduce le risorse ma non dice cosa fare.
Tra bisogni di salute in crescita, tecnologie e terapie mediche sempre più moderne e costose e risorse economiche limitate, l’Italia riesce ancora a garantire quel Sistema Pubblico gratuito in stretta collaborazione con l’Ospedalità Religiosa e Privata e con alti standard assistenziali che da sempre l’hanno contraddistinta e che rappresentano uno dei suoi maggiori traguardi di civiltà.
A questi cittadini, a questi professionisti, deve andare il riconoscimento, perché è doveroso, ma con un grazie caloroso pieno di affetto e stima: Ecco perché il Premio Buona Sanità 2013.
Intende dare luce e visibilità “Pubblicamente” ai professionisti della salute che, con la loro testimonianza di vita, possono essere di esempio a quanti si avvicinano al mondo dell’umana sofferenza. Saranno premiati coloro che si sono distinti in campo sanitario, ma anche chi lavora egregiamente al loro fianco nell’Emergenza Sanitaria e fa rispettare la legalità per la tutela dei cittadini.
Encomio alla Magistratura, ai Prefetti, alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco,alla Capitaneria di Porto e alle Forze Religiose e del Volontariato che aiutano con abnegazione e professionalità e che senza di loro non si potrebbe parlare di Buona Sanità.