Continua la protesta dei lavoratori licenziati dalla Base Nato di Bagnoli e non assorbiti nella nuova struttura di Lago Patria. Da ieri 12 lavoratori, da anni impegnati nell’appalto di manutenzione delle aree verdi, sono in presidio giorno e notte all’esterno della Base di Giugliano attuando anche uno sciopero della fame forzato. Questa mattina uno dei lavoratori per il forte stress e per la stanchezza accumulata è svenuto riportando un ematoma alla testa. L’uomo è stato subito portato in ospedale a Pozzuoli dove ha ricevuto le cure del caso. Dopo diverse ore è stato dimesso dallo staff medico dello Schiana di Pozzuoli ma è tornato a casa per riposare. A seguire la vicenda la Uiltucs che ha chiesto un immediato reintegro di questi 12 lavoratori che resteranno ad oltranza in presidio all’esterno della struttura militare americana.
“Dopo mesi di vertenze – spiega Rino Strazzullo, segretario generale della Uiltucs – nessuna soluzione è stata individuata tra le parti per assicurare il posto di lavoro a tutti i lavoratori storicamente addetti nei diversi appalti NATO”.
Ad oggi, soltanto i 12 lavoratori, da anni impegnati nell’appalto di manutenzione delle aree verdi, hanno ingiustamente perso il proprio posto di lavoro a seguito del licenziamento intimato dall’azienda uscente EUROSAFETY S.p.A. e dal mancato assorbimento alle dipendenze della nuova azienda VI.MA.RA. s.r.l., che ha assunto ancora in questi giorni un’inaccettabile posizione alle giuste istanze dei lavoratori.
E’ inaccettabile che a pagare le conseguenze di questa lunga e tormentata vicenda, siano le famiglie di 12 lavoratori che hanno sempre prestato la loro opera con correttezza, dedizione ed affidabilità.
Pensiamo ancora oggi, date le tante attività concesse e/o da concedere in appalto nel campo del c.d. “Multiservizi” (pulizie, manutenzione del verde, facchinaggio, ecc….), che sia possibile oltre che doveroso trovare una soluzione occupazionale per questi lavoratori che da troppi mesi sono esposti drammaticamente all’incubo della disoccupazione e del disagio familiare.
“La UILTuCS, ribadisce ancora una volta la sua piena disponibilità ad individuare e perseguire in tempi rapidi una possibile soluzione a tale vicenda – conclude Rino Strazzullo, segretario generale della Uiltucs – con l’impegno di tutte le parti in causa, Committenza (Comando NATO), Aziende, Sindacato e Lavoratori. Chiediamo ancora una volta al Comando NATO di mostrare la sua sensibilità per collaborare alla ricerca di una soluzione condivisa, che riporti serenità tra tutti i lavoratori dei diversi appalti anche in considerazione dell’avvicinarsi della Santa Pasqua”.