“La ZTL come un capitone sfugge dalle mani del sindaco”

A pochi giorni da un’altra manifestazione tenutasi il 4 aprile a Piazza Municipio “contro il Napolicidio” in cui gli organizzatori hanno sostenuto che il nuovo piano traffico “è la morte del commercio e della ristorazione per tutto il quartiere, che vedrà ridursi ora dopo ora gli affari, fino alla chiusura.” I negozi abbasseranno le saracinesche il giorno 10 dalle 9 alle 13. Alle 10 corteo da Piazza Carità a Palazzo San Giacomo, dove gli esercenti consegneranno simbolicamente le chiavi delle proprie attività. Russo: “la vertenza ha un significato che travalica i confini della città”.

“La politica delle mobilità e delle ZTL è stata portata avanti con furore ideologico e ha condotto a centinaia di licenziamenti ed alla chiusura di tante aziende. Sono mancate azioni efficaci contro l’abusivismo, la contraffazione ed il degrado urbano. I commercianti napoletani vogliono lanciare un segnale alla città, scendendo in piazza contro un modo di fare politica che non tiene in alcun conto le esigenze delle imprese ed esclude a priori il confronto per giungere a soluzioni condivise”. Lo ha detto Pietro Russo, presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Napoli, a margine della riunione di giunta dell’organismo napoletano, confermando la ‘serrata’ prevista per mercoledì 10 aprile dalle 9 alle 13. Alle ore 10 il corteo dei commercianti partirà da Piazza Carità per poi arrivare a Palazzo San Giacomo, dove gli esercenti consegneranno simbolicamente le chiavi delle proprie attività. “La vertenza – ha continuato Russo – ha un significato che travalica i confini della città: c’è il rischio che questi comportamenti che stiamo combattendo oggi a Napoli possano riprodursi altrove”. Hanno dato adesione alla manifestazione l’Unione Industriali di Napoli, Unimpresa Napoli, le organizzazioni dei lavoratori del terziario (FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL), tutti i centri commerciali della città di Napoli, il SIRLAT – Sindacato Tassisti, ConfLavoratori settore Taxi, l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli, Comitato Civico Posillipo, Associazione Ambiente e Fauna, Assoutenti, Napolipuntoacapo. Parteciperanno inoltre le famiglie sfrattate in seguito al crollo alla Riviera di Chiaia.

Il sindaco, temendo il peggio in fatto di ritorno di immagine, ha tentato in extremis di dialogare con i commercianti richiamandoli ad un gesto di responsabilità sospendendo la serrata. Ha inoltre dichiarato di voler aprire un tavolo di confronto con le associazioni del commercio per poter affrontare in tempi rapidi il tema della mobilità cittadina e delle problematiche relative alle attività economico-commerciali.

Il suo primo “segnale”, se così lo vogliamo definire per aiutare proprio questi commercianti è stato quello di riaprire Piazza Dante e via Duomo, ma dalle 21 alle 8, in pratica quando solo le attività di ristorazione sono aperte. Non solo, il passaggio sarà consentito sempre ai motorini, penalizzando di fatto chi utilizza solo le quattro ruote o chi, per problemi legati all’età o alla gravidanza non può utilizzare mezzi alternativi.

 

La risposta di uno dei soci del centro Commerciante Toledo Spirito Santo non si fa aspettare:” Mi dispiace.I tempi sono scaduti. Quando eravamo noi che volevamo dialogare, Lei ed il suo esimio Assessore Anna Donati avete sempre accuratamente evitato tale dialogo. Eppure il nostro Centro Commerciale ha avuto una posizione di grande disponibilità e di iniziale adesione alle Sue scelte. Ma chi come Lei e la sua giunta non ha saputo ascoltare le giuste e non pregiudiziali proteste di chi in questa città vive e cerca di lavorare, non può uscirsene con un “appello” per la salvezza di Napoli. Tutti vogliamo una città sostenibile, civile ed europea, ma per ottenere questi risultati non bastano le sparate pubblicitarie e provvedimenti insani. Ci vuole pazienza, tenacia e capacità politica, che purtroppo, lo dico da suo elettore, ha dimostrato di non avere. Davanti ad una situazione dei trasporti cittadini, di cui peraltro Lei non è responsabile, Le abbiamo chiesto la sospensione della ZTL di P. Dante, non il suo ritiro e nel frattempo un tavolo di concertazione con Municipalità, cittadini e imprenditori per cercare la soluzione migliore per rilanciare il progetto, giusto, di pedonalizzazione del Centro Storico. Ad oggi Lei ed il suo Assessore non avete risposto e, pertanto, come dicevo all’inizio, IL TEMPO E’ SCADUTO!”.

Le decisioni su piazza Dante e via Duomo scatteranno entro pochi giorni anche per rispondere ai commercianti ma a Palazzo San Giacomo si sta lavorando, assieme ad Ansaldo e autorità giudiziaria, anche per riaprire al più presto la Riviera di Chiaia. L’obiettivo è fine aprile e a quel punto, ma solo in quel momento, si potranno attuare modifiche al sistema di traffico a Chiaia scattato con la Ztl straordinaria che resterà attiva fino al 28 aprile. Un quartiere che, tra le world series di metà mese e il crollo di palazzo Guevara, convive ormai da alcuni giorni con un’isola pedonale caotica ma in parte flessibile. Perché i vigili stanno opportunamente allargando i cordoni ai posti di blocco in alcuni momenti di gran difficoltà soprattutto ai “check point” di via Acton viale Dohrn ma anche in piazza Sannazaro. Nonostante tutto, anche ieri si sono alternati ingorghi e caos soprattutto tra via Tasso, corso Vittorio Emanuele, piazza Amedeo e dintorni. In quello che è diventato in sostanza il “passante” alternativo ala tangenziale per i collegamenti tra est e ovest della città.

Una situazione pesante che vede in agitazione anche i commercianti Aicast (Associazione industria commercio artigianato servizi turismo) presieduti da Ciro Fiola, capogruppo Pd al Comune: “Siamo pronti ad avviare la raccolta di firme per chiedere a settembre un referendum abrogativo delle Ztl”. Da qui la richiesta di “revoca dell’incarico all’assessore Anna Donati” accusata di “non voler dialogare”.

Ma c’è ancora uno scoglio da risolvere e cioè, come la mettiamo per una zona che non è ZTL ma corsia preferenziale. Si legge sul sito del Comune: “Corsie preferenziali (colore giallo)
Le corsie preferenziali (tutte, non solo quelle di Via Duomo e di Via Pessina/Piazza Dante) sono interdette alla circolazione dei mezzi non espressamente autorizzati dalle ore 0,00 alle 24,00 di tutti i giorni dell’anno. Non possono circolare, in ogni caso, i ciclomotori e i motoveicoli.”

Il mistero si infittisce.

Sta di fatto che il malcontento cresce e non solo quello dei commercianti. Molti i residenti che saranno presenti domani mattina. Tutti auspicano un passo indietro della Donati e del sindaco…ai posteri.

 

Dèsirée D’Accico

in questo caso semplice cittadina