Ogni giorno guardando Napoli, da ogni angolazione, si può capire di essere in un angolo di paradiso sulla Terra. Un angolo da vivere con gioia e da ammirare con espressione beata. Chiaro, non è tutto oro ciò che luccica, ma spesso la colpa è nostra. Senza scomodare criminalità e corruzione politica e non, basterebbe veramente poco per vivere Napoli in maniera diversa. Sarò breve e con questo mio editoriale voglio anche chiarire certe cose relative al mio pensiero sui grandi eventi, il sindaco e i suoi assessori. Napoli è una città che andrebbe amministrata in maniera rigida per certe cose, molto meno per altre. La mia forte posizione contro le Ztl è figlia di studi, di esperienza personale sul campo e di logica. In una città “chiusa” tra il mare e le colline, tra una cinta di mura e di paesi limitrofi ad altissima densità abitativa, è da stupidi chiudere per partito preso. Le Ztl sono il peggior modo per rendere vivibile Napoli. Anzi, andrebbe aperto tutto, a discapito anche di zone paesaggistiche importanti come via Caracciolo. E poi Napoli dovrebbe avere maggiori servizi per i cittadini ma soprattutto per i turisti. Napoli dovrebbe vivere 365 giorni all’anno di turismo. Da aprile a settembre con un turismo del mare, da ottobre a marzo con un turismo culturale. Mi spiego: Nei mesi estivi dare vita al lungomare nella zona tra Via Nazario Sauro e Piazza Vittoria, dare maggiore imput ai collegamenti con le isole del Golfo, sfruttare la vicinanza con la zona Flegrea. Dare al turista, anche quello mordi e fuggi, maggiori possibilità di vivere le Isole ma anche la città, soprattutto la città partenopea. I croceristi sbarcano e vanno via. Nel periodo invernale invece sfruttare il centro storico, i palazzi, i musei, il quadrilatero Ippodameo (i decumani per intenderci, ma molti, tra cui i nostri amministratori, non sanno il significato… peccato, ndr). La storia di secoli e secoli avanti Cristo (Ma lo sapete che Napoli ha almeno 5 secoli più di Roma?), l’esoterismo, la cultura e le opere letterarie dell’illuminismo (ma lo sapete cosa scrive il Principe di Sangro nel 1700 di Roma? “E’ una piccola città che non ha nessun tipo di divertimento, no come Napoli dove la cultura è viva e si respira l’aria che si respira a Parigi, lo sapevate?). Insomma, in breve, una serie di iniziative culturali e naturali con la possibilità di tenere i turisti in città tutto l’anno. Basterebbe dare sfogo a progetti nuovi, dare vita a idee, lasciare che i giovani, con l’aiuto dei grandi, diano nuova linfa a questa città. Infine gli Eventi. Tanti da fare ma non pagando, non elemosinando, ma creandoli veramente. Facendo si che ci sia la fila per farli a Napoli. Con iniziative serie e non con tagli di nastri. Personalmente sto contestando questa amministrazione in maniera forte per le sue scelte scellerate, per i suoi diktat, per il suo “chiudere e basta” senza ascoltare, senza confronto, senza progettualità. Agli eventi partecipo perché sono eventi anche di sport come la Coppa America e il Giro d’Italia, e sarò sempre il primo a difendere e diffondere Napoli nel mondo. Il sottoscritto quando varca il confine della nostra “povera” metropoli chiusa tra le Ztl e il mare, in un angolo di paradiso su questo pianeta chiamato Terra, è il primo a tesserne le lodi, è il primo a decantare la sua storia millenaria, la sua cultura, la sua immensa tradizione, ma certo non parlerò di chi, come certe persone, la “uccide” mille volte al giorno!