Castel Volturno. Inizia il conto alla rovescia, siamo a -5 dal raggiungimento del traguardo. Quel secondo posto che il Napoli vuole a tutti i costi raggiungere e che alla vigilia della trasferta di Pescara (primo dei tre match point) sembra più che mai alla portata per i partenopei. Siamo quasi all’ultima curva di un campionato esaltante, pochi metri che dividono dalla bandiera a scacchi e da un traguardo prestigioso chiudendo alle spalle di una Juventus irraggiungibile. A Pescara mancheranno Cavani e Behrami, mica due chiunque, in pratica “tanta roba”, due dei protagonisti di questa strepitosa cavalcata partenopea, due titolarissimi in pianta stabile negli undici mazzarriani che tuttavia saranno degnamente sostituiti. Mazzarri non lo ammette, ma a meno di particolari sorprese domani in Abruzzo giocheranno Inler ed Insigne con Calaiò pronto ad entrare in campo a gara in corso.
Mister c’è un minimo di timore per la gara di domani sera?
«Sono preoccupato per la partita in sé, come ogni partita. Vi dirò di più, n mio amico, allenatore che adesso ha smesso, mi ha scritto che quella col Pescara è la partita più difficile che ci poteva capitare in questo momento. Credo non ci sia altro da aggiungere. Il Pescara ha fatto una grande partita con la Roma e da quando è arrivato Bucchi sta giocando molto bene. Nella testa dei ragazzi può insinuarsi il pensiero di giocare contro l’ultima in classifica e di prendere sotto gamba l’avversario. Se così fosse, andremmo incontro ad una brutta figura e questo non deve accadere»
Per non sbagliare la partita, cosa deve fare il Napoli domani sera?
«I ragazzi sanno cosa vogliono, se noi facciamo il massimo, sia in fase difensiva che in avanti, li mettiamo in difficoltà, senza pensare alla loro posizione di classifica. Mi aspetto che loro entrino in campo affrontando gli abruzzesi come farebbero con il Milan o la Juventus e senza fare troppi calcoli»
Il secondo posto sembra ormai acquisito. E’ possibile migliorarsi ancora?
«Andiamoci cauti con le sentenze, i giochi non sono ancora fatti. Se guardate il calendario, noterete che noi abbiamo un cammino ancora più difficile rispetto a quello del Milan e delle stessa Fiorentina che può vincerle tutte. Quando saranno definitivi i verdetti, faremo tutte le considerazioni»
La presenza di tanti diffidati potrebbe portare qualche cambiamento?
«Al di là della questione dei diffidati, noi dobbiamo fare nove punti per essere matematicamente secondi. Domani manderò in campo la migliore formazione possibile, quindi da allenatore non mi va di cambiare. L’unico dubbio che mi porto dietro è legato alla presenza di Campagnaro o Gamberini, ma oggi li vedrò in allenamento e domani deciderò. Abbiamo molti giocatori in forma, non mi preoccupa la situazione dei diffidati»
In assenza di Behrami e Cavani, cosa si aspetta dai sostituti?
«Inler ha caratteristiche diverse, perderemo qualcosa a livello difensivo, ma ne acquisteremo a livello di palleggio. Agli attaccanti ho provato a dire che devono essere più cinici, magari mandando la palla in rete anche con la punta, come ha fatto Cavani con l’Atalanta. Serve più cattiveria sotto porta e capitalizzare al massimo le occasioni create»
Potrebbe esserci spazio per Armero domani?
«Non credo. Ho altre soluzioni che fino ad ora sono state vincenti, proseguiamo su questa strada senza fare troppi stravolgimenti»
La squalifica di Frustalupi è un problema?
«Frustalupi mi è di grande aiuto in settimana, dispiace che sia squalificato ma sapremo sopperire alla sua assenza»
Cosa ti aspetti da Inler?
«Ha avuto un momento di appannamento, a me basta che abbia recuperato la sua forma migliore per ritornare sui suoi standard»
De Sanctis ha detto che giocare ed allenare qui è un’esperienza particolare.
«Come dargli torto. E’ qualcosa che ti porti dentro per tutta la vita»
È reoccupato per il calcio italiano?
«Il calcio italiano è in una fase di ristrutturazione. Si è leggermente toccato il fondo, ora stiamo ricostruendo. Ma sono convinto che di qui a poco torneremo ad essere anche noi competitivi come una volta. Anche per noi allenatori c’è bisogno di un aggiornamento. Non possiamo pensare che i grandi giocatori determino vittorie o sconfitte»
Dortmund e Monaco rappresentano l’apice della programmazione. Nel suo piccolo, il Napoli può emularli?
«Noi siamo già a livello di questi club. Il Borussia nel 2007 era al tredicesimo posto, in cinque anni hanno raggiunto risultati straordinari. E noi siamo solo al quarto anno. Più facile raccogliere dove si è seminato? Probabilmente si ma ormai il calcio è un connubio di fattori anche economici. Se si tengono in considerazione certi parametri, allora si può lavorare bene»
Insigne ha detto che preferirebbe giocare da esterno e non da prima punta.
«Lorenzo è un giocatore importante che sta migliorando partita dopo partita. Per quanto riguarda la posizione posso solo dire che per esempio a Torino facemmo una delle partite più belle proprio con Insigne davanti. Abbiamo provato in questi giorni dei meccanismi che sono congeniali sia a lui, che a Pandev ed Hamsik»
Lusingato dall’interesse della Roma?
«Non ne so niente della Roma, lo dite voi. In ogni caso sono lusingato di un eventuale loro interesse»
Probabile formazione (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik, Pandev; Insigne.