Castelvolturno. Siamo alla vigilia dela sfida al Livorno dopo le “fatiche” del giovedì con lo Swansea che hanno regalato laqualificazione agli ottavi di EL.
Si parte, come facile previsione, dalla vittoria sofferta contro lo Swansea: “Noi dobbiamo guardare in casa nostra, con lo Swansea è stata molto dura, ma anche nel primo tempo contro il Genoa abbiamo fatto bene e non abbiamo colto i tre punti. Certo che le vittorie ci danno fiducia ma noi dobbiamo continuare su questa strada e cercare di migliorare in tutte le fasi”. E’ disteso Benitez e pronto a rispondere alle domande con la consueta tranquillità e pacatezza: “Se questo è finalmente il mio Napoli? Ho sempre detto che ogni allenatore è sempre l’eterno insoddisfatto perché si può fare sempre meglio e cercare di migliorare in tutto. Quali errori commettiamo con maggiore frequenza? Più quelli in fase difensiva, mentre in attacco facciamo molto bene. Anche in allenamento, ma il fatto di giocare ogni due giorni ci penalizza come per esempio oggi: possiamo lavorare non molto sull’aspetto tattico. Ovvio che a fine stagione faremo qualcosa per migliorarci”. Ancora Swansea e difficoltà in 180′: “E’ molto importante affrontare squadre di campionati diversi che giocano un calcio differente dal nostro. Confrontarsi fa sempre bene anche se dobbiamo dire che allo Swansea giocano con un modulo come il nostro, da molti anni, e lo fanno a memoria. Affrontarli ci ha dato la possibilità di osservare i loro movimenti difensivi e vedere dove dobbiamo migliorare noi”. Si continua sulla squadra e sui problemi che di volta in volta mettono in difficoltà il suo gruppo: “I problemi difensivi? Dobbiamo solo avere pazienza, si tratta solo di tempo e delle caratteristiche dei calciatori. La mia difficoltà è trovare l’equilibrio della rosa: solidità difensiva e buona fase offensiva. Se attacchiamo e perdiamo la palla con la squadra in proposizione offensiva è normale che possiamo avere delle difficoltà. L’attenzione e la ricerca dell’equilibrio sono fondamentali per non prendere le ripartenze. Poi c’è da dire che abbiamo avuto anche tanti infortuni, non è stata una stagione facile con stop anche di lungo termine. In ogni caso abbiamo fatto bene e lo testimonia il fatto che siamo ancora in coppa. Ma io preferisco avere questi problemi che guardare le partite in tv il mercoledì o il giovedì”. Si passa al Livorno, ma anche al futuro e alle questioni legate al modulo. Toscani squadra da temere? “Ne parleremo dopo la gara, se facciamo bene le nostre cose possiamo vincere. Il modulo nostro e le sofferenze con le piccole? Dipende dai giocatori che abbiamo, delle caratteristiche, dalla scelta che io faccio di volta in volta e non è facile soprattutto quando si gioca ogni settimana. Noi dobbiamo stare sereni e cercare di trovare gli spazi. Spesso è molto più facile fare bene con le grandi che con le piccole perché ti affrontano a viso aperto. Il 5-4-1? Lo avevo già fatto in passato, può essere un fatto positivo o negativo se lo ripropongo: o significa che stiamo vincendo e che dobbiamo mantenere il risultato o che stiamo facendo male e dobbiamo cambiare il modulo. Noi dobbiamo capire che quando ci sarà da difendere dobbiamo farlo. Io non cambio modulo perché dobbiamo essere una squadra con la propria identità, ma dovranno essere gli altri a preoccuparsi di noi, poi è ovvio che ci possono essere di volta in volta dei cambi”. Si passa poi al disastro dei direttori di gara, Anche in questo caso Benitez è chiaro: Gli arbitri? Non dobbiamo parlare troppo di loro. Posso solo dire che ogni allenatore, in Italia, Spagna, Inghilterra, ricorderà sempre gli errori contro che quelli a favore, è normale. È difficile per gli arbitri che sono umani e che possono sbagliare perché se giocano con le pressioni per loro sarà sempre difficile”. Argomento spostato sui singoli: Duvan? Deve giocare il più possibile per prendere confidenza e forma per dare il cento per cento. Tutti gli attaccanti stanno facendo bene, anche per Duvan ci sarà spazio ma è normale che in certe partite dove il risultato è importantissimo si da spazio a giocatori che sono più abituati a gare importanti. Zuniga? Ho parlato con lui in questi giorni. Il ginocchio è un mistero, si allena va bene ma poi ritorna il fastidio. Dobbiamo aspettare perché è un fastidio molto delicato, dobbiamo aspettare cosa dice il ginocchio non cosa dice Zuniga. Lui ha voglia di ritornare e fare bene, si sta allenando bene ma dobbiamo aspettare ancora. Behrami sta bene ormai, Enrique va sempre meglio. Abbiamo un gruppo che ha una buona preparazione e per fortuna abbiamo tanti giocatori che possono sostituire”.
Infine il record personale delle ottocento partite: “Quale la vittoria più bella? Facile, la finale di Champions vinta con il Milan. I nostri tifosi ci hanno sostenuto anche sul 3-0, per questo è stata credo la conferenza più bella della storia della CL”.