Filippo Vinaccio, questo il nome del giovane morto ad Ischia in un tragico incidente in barca, e piu’ precisamente a Forio, nella baia di San Francesco, dove l’imbarcazione con almeno altri quattro occupanti si sarebbe ribaltata. Le minuziose fasi di recupero da parte delle autorità hanno permesso il recupero del corpo, incastrato in una scogliera ad oltre sei metri di profondità.
A bordo del gozzetto preso in fitto a Napoli, oltre a Vinaccio c’erano altri quattro giovani, tutti provenienti da Napoli città. Tre dei cinque occupanti, tratti in salvo dai bagnanti che erano presenti in quel momento in spiaggia, avrebbero riferito della presenza in barca di un altro amico. Il giovane, di 25 anni, residente al Vomero, nonostante il tentativo della guardia costiera e dei vigili del fuoco di recuperare il corpo, e nonostante sia stato comunque avvistato, risulterebbe ancora disperso.
Secondo le primissime ricostruzioni, sembra che Vinaccio non sapesse nuotare e che, nell’attimo del ribaltamento dell’imbarcazione, il mare fosse particolarmente impetuoso e pericoloso, data anche la presenza di numerose rocce. Le operazioni di recupero attualmente sono coordinate dal comandante della Guardia Costiera di Ischia, il tenente di vascello, Raffaele Muscariello.