Dopo la sconfitta di Udine, arriva ancora un mezzo passo falso del Napoli al San Paolo contro il Palermo nel turno infrasettimanale della quarta giornata di Serie A. Solo un pari contro i siciliani che riescono a rimontare gli azzurri per ben tre volte, “rischiando” anche di vincere la gara.
Benitez lascia in panchina Higuain a causa di un leggero affaticamento; ci sono Mertens e Callejon titolari. Tornano anche Henrique e Ghoulam. Queste le formazioni ufficiali del match:
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Gargano; Callejon, Hamsik, Mertens; Duvan.
PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Bamba; Morganella, Rigoni, Barreto (cap.), Daprelà; Vazquez; Belotti, Dybala.
E’ subito Napoli: gli azzurri passano in vantaggio dopo soli due minuti con Koulibaly di testa su calcio d’angolo di Callejon, 1-0! Insiste la squadra di Benitez con Hamsik, progressione dello slovacco e conclusione di sinistro ma il tiro è alto. Questione di attimi e ci pensa Duvan a firmare il raddoppio su lancio di Hamsik, 2-0! Ci prova ancora Zapata in area ma stavolta Sorrentino ci arriva. E’ un grande Napoli in campo fino a quando al 18′ arriva il gol del Palermo con Belotti di testa su cross da angolo, 2-1. Gara riaperta per i siciliani che, dopo cinque minuti, pareggiano con Vazquez in area di destro, 2-2! Tutto da rifare per gli azzurri che provano la reazione con Gargano da fuori ma blocca il portiere rosanero. Sul finire del primo tempo ci pensa Callejon a riportare i suoi in vantaggio su lancio di Gargano, 3-2! Termina così il primo tempo.
Nella ripresa ci riprova il Palermo con Belotti che colpisce il palo esterno. E al 61′ è proprio Belotti a firmare la rete del 3-3: i siciliani rimontano ancora una volta. Intanto Benitez decide di cambiare e manda in campo De Guzman al posto di Hamsik, poi Higuain per Duvan. Come ultima sostituzione il tecnico spagnolo lancia Insigne al posto di Mertens. Ma è un Napoli spento e poco aggressivo per tutto il secondo tempo. Finisce così, 3-3 tra Napoli e Palermo, tra la delusione e i fischi del San Paolo.